Ciao lettori, oggi vi parlo di un saggio molto interessante edito Edizioni Epokè: “Emergenza permanente – L’Italia e le politiche per l’immigrazione” di Angelo Scotto.
L’immigrazione
Il tema immigrazione in Italia, negli ultimi anni, sembra più importante di qualsiasi altro. L’immigrazione è diventato il fulcro attorno al quale ruota la politica italiana. Sull’immigrazione si creano o si sciolgono i governi, le alleanze, ma soprattutto le campagne elettorali.
In Italia, l’immigrazione è ovunque. Non gli immigrati, ma proprio l’immigrazione in quanto argomento di discussione. Eppure, niente nelle cifre ufficiali indica un grave aumento dei numeri di arrivi. Anzi, se vogliamo attenerci alle verità, le statistiche indicano un leggero calo negli ultimi anni.
La “crisi migratoria”
La famigerata “crisi migratoria” è quindi, nella maggior parte dei casi, mediatica e politica. Ad essere aumentati non sono i numeri, ma l’attenzione. Un’attenzione catalizzata a colpi di slogan, di stereotipi, di odio e intolleranza. Ciò che viene a mancare in questo scenario sono i dati reali, effettivi, verificati e commentati con razionalità e non su base ideologica e politica.
Le politiche per l’immigrazione
Questo saggio di Angelo Scotto si occupa delle politiche italiane sull’immigrazione. Il focus principale, pertanto, è sui luoghi e sui soggetti che decidono come gestire i flussi migratori e la presenza straniera nel paese. Queste politiche però non possono essere comprese a pieno se le si considera separatamente dal contesto sociale e politico in cui i decisori operano: l’atteggiamento e le opinioni dei cittadini sull’immigrazione, i comportamenti dei migranti, il loro effetto concreto e atteso sugli indicatori socio-economici, le risorse a disposizione delle istituzioni… tutti fattori che hanno un peso non irrilevante nel processo decisionale, e che vengono considerati nel corso della trattazione.
Ideologia ed etica
L’approccio scelto dall’autore fa ricorso agli strumenti della scienza politica, e prova ad analizzare lo sviluppo delle politiche italiane sul tema a partire dagli interessi dei diversi soggetti politici e sociali che partecipano al processo decisionale. Questa scelta è legata alla consapevolezza che oggi, nel dibattito pubblico sull’immigrazione, troppo spesso si affronta il tema in termini esclusivamente ideologici o etici, e anche quando si considerano gli effetti economici e sociali della presenza straniera in Italia si tende a parlarne con riferimento alla collettività come un’entità indistinta, e non come un insieme stratificato di classi sociali, categorie, gruppi, che sono portatori di interessi differenziati, spesso in conflitto tra loro, e per i quali la presenza migratoria ha un impatto tutt’altro che omogeneo.
Conclusioni
Nonostante la complessità dell’argomento, il saggio è scritto in modo chiaro, semplice e scorrevole. Il testo è diviso in tre parti; nella prima parte vengono introdotti i concetti principali per definire le migrazioni e i numeri contemporanei del fenomeno a livello globale ed europeo. La seconda parte descrive l’apparato teorico per l’analisi delle politiche pubbliche, dalle forme di produzione delle policy agli attori coinvolti nel processo decisionale. L’ultima parte, infine, descrive gli attori delle politiche sull’immigrazione, il loro sviluppo storico e le problematiche attuali.
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