Cari lettori, oggi la nostra Serena Catti ci parla di “Incastri distanti“, romanzo di Alessandro Ebuli, edito da Eretica Edizioni.
BIOGRAFIA
Alessandro Ebuli nato a La Spezia nel 1975, collabora con numerose testate musicali on line e alcune sue poesie sono state inserite in importanti antologie letterarie, autore della raccolta di poesie “Sotterraneo” (2016) e della raccolta di racconti “Le dieci stanze“(2017) entrambi editi da Eretica Edizioni. Sempre edito dalla sopracitata casa editrice è la raccolta di racconti “Incastri distanti“(2018) della quale vorrei parlare oggi.
TRAMA
Incastri distanti non ha una trama unica ma varie, unite tra loro come il filo sottile di una ragnatela, tutte portano o passano da un punto in comune: la sofferenza.
Questi racconti variano dall’episodio di Marta Russo all’atroce ed estenuante rucupero del povero Alfredino passando per la strage Ustica e non tralasciando il tragico crollo delle torri gemelle.
Ogni storia ha dei protagonisti, alcuni frutto della fantasia dell’autore, che raccontano le vicende loro accadute in maniera precisa e toccante.
RECENSIONE
In “Incastri distanti” Alessandro ci fa vivere quei momenti che descrive minuziosamente con l’intento di non dimenticare quello che purtroppo è accaduto e in un qual modo far rivivere quelle persone che purtroppo ne sono rimaste vittime. Lo fa con delicatezza e sensibilità, caratteristiche che possiamo percepire in lui anche di persona. Ho avuto la fortuna di poter partecipare alla presentazione di questo libro e mi ha toccato il modo che ha di descriverlo, con una tale umiltà che senza dubbio gli fa onore. Lui in qualche modo si è fatto portavoce di queste vittime che purtroppo non hanno potuto raccontarci nulla. Basandosi su fatti di cronaca, l’autore ha arricchito il drammatico evento con un po di fantasia, dando un volto e un nome a chi ha vissuto direttamente la vicenda.
L’autore riesce a far rimanere il lettore attaccato al libro nonostante in alcune storie si conosca gia il finale, merito del suo modo di scrivere e di raccontare fatti realmente accaduti aggiungendo particolari e personaggi in parte inventati da lui ma che si incastrano perfettamente con l’avvenimento. Questo libro può sembrare solo una raccolta di racconti indipendenti l’uno dall’altro ma già da metà lettura, si capisce che c’è una sottile linea che li lega tutti. E’ proprio questo particolare che l’autore vuol fare arrivare, questi racconti di base hanno tutti mille sfumature di dolore e sofferenza.
Posso quindi esprimere il mio parere positivo su questo libro che senza dubbio mi ha arricchito, sia perchè alcune storie non le conoscevo cosi a fondo, sia per il messaggio che ho colto. Un messaggio chiaro e profondo che non potrò dimenticare, ovvero che le sofferenze sono ovunque e sono sotto mille forme diverse, fanno parte della quotidianità e sta a noi affrontarle nel modo più coraggioso possibile e trarre da queste esperienze insegnamenti positivi.
Concludo questa recensione con una frase del libro e augurandomi di avervi invogliato a leggerlo.
Un libro è un viaggio dentro se stessi e nella mente dell’autore, un viaggio incredibile, in’iperbole di emozioni indescrivibili. Entrare nel linguaggio dello scrittore, tentare di cogliere ogni sfumatura, ogni elemento descritto tra le pagine del libro è ogni volta un nuovo percorso da intraprendere, una nuova strada da percorrere, un desiderio di scoperta.”
(RECENSIONE DI SERENA CATTI)
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