È nata a Roma da genitori immigrati. Una figlia d’Italia senza cittadinanza,
sospesa, invisibile per legge. Perchè nera.
IL LIBRO
“Il corpo nero” di Anna Maria Ghenyei (Fandango Libri, 2023)
Il corpo nero è la storia di Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2G. Anna nasce a Roma da genitori liberiani, suo padre è stato il primo uomo Kpelle a cui i capi del villaggio hanno permesso di allontanarsi, il primo Kpelle ad arrivare in Europa. Nonostante la Liberia fosse “la terra dei Liberi”, ovvero gli schiavi afroamericani tornati in Africa, i suoi genitori le insegnano ad avere un amore incondizionato verso i bianchi. Che per lei si incarnano nei bambini privilegiati di Roma Nord che non la trattano, nelle maestre della scuola che la lasciano sempre in banco con la gemella, nei datori di lavoro che si stupiscono del suo italiano, dei poliziotti che a ogni rinnovo del permesso di soggiorno ripetono le stesse domande. Mentre tutto quello che sa della Liberia sono le storie che sua madre le ha raccontato da piccola. Non conoscendo le fiabe europee, infatti le racconta i giorni della sua infanzia, le descrive la sua terra magica ricca di risorse, e i rituali nascosti del villaggio del padre. La Liberia e l’Africa sono tutti gli zii che frequentano la sua casa e i parenti che non ha mai conosciuto, la sua famiglia lontana. Ovunque lei vada, da sola o con le sue sorelle, qualunque età lei abbia, a Roma c’è sempre qualcosa o qualcuno che le ricorda di essere nera, così si trova a negoziare continuamente tra due realtà culturali: quella italiana che non l’accetta, e quella africana a cui non appartiene fino in fondo. È troppo nera per parlare bene l’italiano, troppo nera per indossare degli abiti eleganti, troppo nera per essere istruita. Il corpo nero è la storia di una generazione, la seconda, fatta da chi viene visto solo come un bambino immigrato. La storia tutta umana, fatta di ricordi, suoni, amore e vergogna, di chi nonostante il mancato riconoscimento dalle istituzioni e una cittadinanza negata, decide di non cadere nella trappola del vittimismo. Un libro politico per le nuove generazioni che non hanno voce.
LA PAROLA ALL’AUTRICE
“Per molto tempo ho trovato insopportabile il fatto di non essere italiana anche in via ufficiale, sentivo di non poetr più andare in giro bollata solo da un codice, in attesa di avere un permesso di soggiorno o la cittadinanza, né italiana né liberiana. Per anni sono stata un numero di pratica, ma quel numero non ero io, anche se finivo per identificarmici. Ricordo le file interminabili davanti all’ufficio Immigrazione. Avevo due anni quando una, se non due volte l’anno dovevo andare in questura a rinnovare il permesso di soggiorno. In braccio alla mamma o al papà, aspettavamo il nostro turno. Ricordo tutte le volte in cui la maestra delle elementari entrava in classe dicendo che << i figli di immigrati non arrivano lontani nella vita. Sono incapaci di studiare in quanto figli di immigrati>>. Il suo buongiorno era: <<L’Italia è degli italiani>> e non <<degli immigrati che si sentono italiani>>. Per alcuni sono troppo nera per parlare egregiamente l’italiano, per altri sono troppo nera per essere istruita. Ciononostante partecipo alla vita politica e sociale di questo Paese. Un luogo, l’Italia, in cui il corpo nero è senza anima, un oggetto da non valorizzare o una pratica dimenticata tra gli scaffali della prefettura. Tra questi corpi sospesi vi sono bambini, ragazzi ormai divenuti adulti, scrittori, atleti e intellettuali, tutte e tutti parte del cambiamento per un futuro migliore. Sono anche loro figli dell’Italia che mira al successo e al progresso.“
L’AUTRICE
Anna Maria Gehnyei, nota con il nome di Karima 2g, è cantante, danzatrice, e producer italiana di origine liberiana. La sua carriera artistica inizia come danzatrice ma presto diventa vocalist professionista dalle consolle delle maggiori discoteche italiane. Nel 2014 esordisce come solista e i video dei primi due singoli, Orangutan e Bunga Bunga, provocano reazioni in pubblico e critica dalle riviste musicali passando per il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e Vogue. Grazie al suo percorso artistico, la John Cabot University le riconosce una borsa di studio internazionale, e nel 2020 si plurilaurea in Communications e Political Science. Nel 2022 debutta con il suo primo spettacolo teatrale If There Is No Sun, di cui è anche autrice. Il corpo nero è il suo primo romanzo.
0 commenti