Oggi vi consiglio un saggio interessante: “Parma: 5 anni a 5 stelle?” di Mara Morini e Maria Elisabetta Lanzone, edito Edizioni Epokè che delinea le tappe della trasformazione del MoVimento 5 Stelle da movimento, appunto, a partito politico vero e proprio. In questa accurata analisi viene preso in esame un caso fondamentale per la riuscita di questa trasformazione, ossia l’elezione a sindaco di Parma di Federico Pizzarotti, avvenuta nel 2012.
La prefazione
Nota da non sottovalutare, a mio avviso, è la prefazione scritta da Ilvo Diamanti, sociologo, politologo e saggista italiano che in quattro pagine avvicina e prepara il lettore del saggio a quello che troverà all’interno.
Chi segue Diamanti saprà che il suo sguardo critico, ma anche analitico, sul M5S lo ha sempre contraddistinto. Egli, in un articolo pubblicato su Repubblica il 10 aprile 2017 definiva quello di Grillo un “partito pigliatutti”, né di destra né di sinistra che punta ai delusi della politica e che batte sul tasto dell’innovazione e del futuro, per caratterizzare il marchio della sua offerta politica sul piano generazionale.
Pizzarotti
Con Federico Pizzarotti, il M5S arriva, per la prima volta, al governo di un importante capoluogo di provincia, Parma. Questo fatto è di importanza vitale se si tiene conto il risvolto dell’anno seguente che ha visto il M5S primo partito nazionale nelle elezioni politiche 2013.
Gli elementi salienti del saggio
Il saggio si Morini e Lanzone prende in considerazione la posizione del Sindaco Pizzarotti in merito ai rapporti con il M5S e analizza in modo dettagliato le divisioni che si sono create a livello della base. Il lavoro delle due docenti non si ferma qui, ma va ad analizzare le modalità cui sono stati selezionati gli assessori e quali sono state le cause di questa decisione.
Inoltre, il saggio dedica buona parte delle sue pagine ad approfondire i rapporti tra Sindaco e giunta e come questi si sono evoluti nel corso del tempo, portando l’Amministrazione compatta verso la rottura con il M5S nazionale.
Dal grillismo al realismo di Pizzarotti
Verso la conclusione del romanzo, quando ormai sono state delineate le caratteristiche della trasformazione politica di Pizzarotti: da “ragazzo della porta accanto” del M5S a uomo delle istituzioni.
Chiunque abbia avuto modo di sentire le parole di Pizzarotti durante la campagna elettorale del 2012, si sarà accorto di un significativo cambio di registro comunicativo. Questo cambio, attuato intenzionalmente dal Sindaco di Parma, ha un motivo ben preciso: sottolineare a livello nazionale tutte le perplessità e tutte le incongruenze del M5S e l’assenza di una democrazia interna che favorisca lo scambio di buone pratiche e la formazione di una classe dirigente pronta a guidare il Paese.
Pizzarotti da Sindaco a Simbolo
Proprio per questo cambio di rotta, Pizzarotti diventa un simbolo per i dissidenti del M5S, per gli altri sindaci dei comuni a 5 stelle, ma anche per una base del movimento che comprende i diversi limiti della democrazia 2.0, quella fatta su internet.
NOTA: In questo articolo mi sono limitata a recensire il saggio in oggetto cercando di farlo in modo preciso e dettagliato. Non vi è alcuna ideologia al suo interno questo perché credo che, tanto quanto sia importante fare politica e parlarne, tanto più è necessario farlo in luoghi e spazi ad essa consoni.
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