Emma Barberis, genovese di nascita, ma residente a Cuneo dai primi anni Ottanta, ha dato vita ad un meraviglioso libriccino: “Di profilo”, edito Edizioni Convalle. E’, come è già stato definito, un piccolo scrigno di perle nato dalla penna ispirata dell’autrice.
Il libro è composto da poesie e racconti brevi; la lunghezza degli scritti di Emma Barberis non deve trarre in inganno il lettore, perché in poche righe vi sono racchiuse emozioni forti e visioni che spaziano dal dolore all’amore e che sempre trovano, chi le legge, a sospirare e commuoversi.
All’inzio, come un prologo all’intero libro c’è una lettera, scritta da Ethel, una delle due sorelle legate da un destino triste e crudele: quello dell’Olocausto.
Il titolo di questa sorta di prologo è “Un ponte tra terra e cielo”. Un ponte è un’infrastruttura che unisce due parti di una stessa cosa; poco importa cosa scorri nel mezzo.
Come il ponte, anche l’autrice scrive questo libro per unire il ricordo alle persone che lo hanno vissuto.
Protagoniste di questo iniziale brano, e che ritroveremo anche in altri momenti del libro, sono Ethel e Judith, due sorelle vittime del terribile odio nazista che tanto male ha causato a milioni di persone.
La lettera composta da parole di amore e resilienza è un inno alla vita, anche quando questa è stata negata. Le parole di Edith suonano come un violino solista all’interno di un’orchestra incapace di seguirlo. Sono parole di chi ha visto tutto il male che l’uomo è in grado di compiere, ma che alla violenza sceglie il riscatto.
“Siamo qui, siamo tornate per celebrare la vita che ci è stata negata.
Non ci è stata concessa alcuna pietà e adesso vogliamo fortemente un riscatto”
Queste parole sono seguite da una pagina nella quale l’autrice scrive le sue considerazioni circa la poesia e la lettera; parole che voglio fare mie e ripetermele spesso perché portatrici di una grande verità:
“Una lettera non è mai semplicemente una lettera,
è un susseguirsi di parole che invadono la nostra
vita senza un permesso, né una esitazione.
Proprio come quel mio incontro con Ethel tra
realtà e sogno lungo un fiume che ha raccolto
memorie, lacrime e preghiere di famiglie distrutte
da un odio farneticante.
Una poesia non è mai semplicemente una poesia,
è formata da un susseguirsi di emozioni, verità e
follie che arricchiscono l’anima di chi decide di
farle sue in un’unica, medesima vita.
Un ponte tra terra e cielo.”
La continua ricerca di qualità e forza espressiva è l’elemento alla base delle poesie di Emma Barberis. La capacità di narrazione dell’autrice raggiunge il suo massimo livello nel momento in cui vengono descritti i personaggi, figure che non restano anonime, ma che assumo tratti ben precisi e delineati; il lettore sarà in grado di figurarseli, come se li avesse incontrati davvero sulla sua strada.
Non da meno sono le Short Stories, permeate anch’esse da una fine ricerca linguistica e una limpidezza espressiva come poche ne ho incontrate fino ad ora.
Ho letto questo libro tutto d’un fiato, ma non finirà nella mia libreria; lo riporrò sul comodino, di fianco al letto, per poterne assaporare ancora, e per più tempo, le parole e le storie in esso racchiuse. E’ un consiglio che sento di dare anche a voi: gustatevi ogni poesia e ogni racconto di Emma Barberis, è il miglior regalo che potete fare a voi stessi.
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