Cari lettori, oggi vi parlo di un libro fantascientifico che mi ha catturata sin dalle prime pagine; sto parlando di “Screaming Dora” (Watson Edizioni) della bravissima Laura Scaramozzino. Peccato che sono una ferrea sostenitrice della democrazia perché obbligherei tutti di leggerlo!
TRAMA
Dora ha quindici anni e vive in una società futura che non conosce il dolore e l’invecchiamento. L’Apathoxina ha cancellato qualsiasi forma di sofferenza. Grazie al puntophone, un innesto biotecnologico inserito nel polso, gli uomini possono evitare qualunque situazione avversa e controllare le attività dei robot. Il sesso è regolato da programmi di Libero Accoglimento e la morte arriva dopo i cento anni attraverso il Programma di Accompagnamento Meditativo. Un giorno Dora ha un incubo terribile. Il padre la porta in un centro benessere in cui le viene iniettata una dose rafforzativa di Apathoxina. Ma dopo essere tornata nella villa liberty in cui vive inizia ad avere delle visioni e a pensare in modo ossessivo alla madre morta. Sempre più in ansia e incomprensibilmente libera dall’effetto del farmaco, Dora ricorda di aver sognato un misterioso quadro del passato. Un presentimento la porta a collegare la morte della madre all’opera. Decisa a far luce sul mistero chiede aiuto all’unica persona di cui si fida: il compagno di classe Gabriele. Grazie a delle memoproiezioni e a una vecchia favola piena di indizi, Dora e il suo migliore amico partono alla ricerca di verità nascoste…
RECENSIONE
Parlando di questo romanzo ho usato il termine “fantascientifico”, ma a lettura terminata ho avuto l’impressione che si trattasse di qualcosa di più ampio, di una storia difficile da definire con un unico genere.
In “Screaming Dora”, infatti, vi è anche una forte componente utopistica che però rivela la sua vera natura nel momento in cui questa utopia viene a compiersi e definirsi; un’utopia che si realizza diviene, per definizione, una distopia e quindi ecco che è possibile inserire questo romanzo anche nel filone distopico. Al tempo stesso, però, ha il ritmo tipico di un thriller; Dora compie un viaggio di scoperta, una vera e propria indagine personale che la porterà alla conoscenza di una realtà molto inquietante.
Le sorprese che riserva Laura Scaramozzino non sono solo a livello stilistico, con una prosa fluida, accattivante e multisensoriale, ma è altrettanto sorprendente vedere il modo in cui l’autrice sceglie di narrarci questa storia: attraverso un climax ascendente di mistero volto a catturare l’attenzione del lettore e trascinarlo in un vortice di emozioni, le stesse provate dalla protagonista Dora.
IL RUOLO DELLL’ARTE
In questo romanzo l’arte è ovunque ed è l’elemento attraverso il quale Dora inizia a capire che tutto quello nel quale ha creduto (o che gli hanno fatto credere) è una menzogna, terribile e spaventosa.
“Dora, studiando i quadri del passato,
aveva provato un misto di compiacimento
e stupore di fronte alle facce rugose
dei contadini olandesi del Seicento
o dei Santi sofferenti del Caravaggio.
in più occasioni aveva avuto la tentazione di
avvicinare le dita a quelle deformità piene
di solchi e di pelle cascante”.
IL DOLORE E LA VECCHIAIA
La storia narrata in questo romanzo nasce da una riflessione personale dell’autrice che si domanda che società sarebbe stata quella nella quale la vecchiaia, il dolore e la sofferenza fossero proibite, eliminate e tenute sotto controllo da un governo egemone.
Su questo quesito si sviluppa il romanzo di Laura Scaramozzino che, oltre a raccontare una storia affascinante, offre interessanti spunti di riflessione riguardo temi importanti ed etici ai quali tutti, almeno una volta nella vita, dovremmo pensare.
CONCLUSIONE
“Screaming Dora” è un romanzo meraviglioso ed interessante che getta luce su molti aspetti sociali rintracciabili anche nel nostro mondo. Consiglio questa lettura a tutti perchè la narrazione si presta ad un pubblico che abbraccia diverse fasce d’età: non solo i giovani, ma anche gli adulti troveranno irresistibile la storia di Dora.
L’AUTRICE
Laura Scaramozzino nasce a Torino nel 1976. Ha condotto per dodici anni il programma culturale “Dimensione Autore” presso la nota emittente piemontese Radio Italia Uno. Ha progettato e tenuto corsi di scrittura creativa di primo e secondo livello per associazioni culturali e presso enti pubblici a Torino, provincia e Palermo.
Le sue pubblicazioni:
– “Percorso creativo. Un viaggio chiamato scrittura” (OAK Editions)
– “L’uomo che salvava le anatre e inseguiva il Big Bang” (Sillabe di Sale Editore)
Alcuni dei suoi racconti compaiono in:
– “Materia oscura” (Delos digital)
– “Strane creature” (Watson Edizioni)
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