Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ci sono solo pochi bagagli e i suoi due adorati gatti.
Dopo aver perso il lavoro e le redini della sua vita, è li per ricominciare. Lo fa da una nuova casa e da nuovi inquilini con i quali fare conoscenza. Fin dalle prime pagine capiamo che Emilia è una persona speciale, estremamente sensibile. Una persona che filtra il mondo attraverso i colori.
I colori sono importanti per Emilia; i rosso è paura e quando si accorge di indossare una giacca rossa pensa di avers bagliato, probabilmente avrebbe dovuto scegliere di indossare qualcosa di azzurro, come la camiacia della sua inquilina Gina, una signora anziana che vive al quarto piano e con la quale nascerà un’amicizia speciale:
“Improvvisamente, Emilia si rende conto che la camicia di Gina è azzurra.
L’azzurro è un colore importante per Emilia”.
Avrebbe potuto scegliere anche un vestito giallo perchè anche questo colore infonde sicurezza nella ragazza:
“Il giallo è un colore che indica che hai voglia di aprirti agli altri
e che ti senti piuttoato bene”.
Come il rosso, anche il nero indica paura, addirittura pericolo e compare quando Emilia è triste. Il nero indica buio e quando c’è il buio non si possono vedere i colori:
“Se lei non vede il nero, il nero non vedrà lei e non può afferrarla e stringerla
alla gola. Deve stare alla larga da quel campo magnetico”.
Nonostante le buone intenzioni di Emilia, l’accoglienza che riceve durante i primi giorni nella nuova casa non è quella che si aspettava. Nessuno sembra badare a lei, nascosta dietro la frangetta. Eppure Emilia è determinata a spazzare via le sue insicurezze.
Decide che per cambiare la situazione, sia necessario colpire l’attenzione e la curiosità dei suoi inquilini; in che modo? Appendendo ogni giorno un foglietto sulla bacheca del condominio, un foglietto con scritti i suoi pensieri; un pezzo di carta nel quale raccontare le sue sensazioni, i suoi ricordi e le sue speranze.
In questo modo, piano p’iano, riesce a fare breccia nei cuori degli abitanti del condominio, a partire dalla signora Gina e da Nicola, un bambino che vede in Emilia la principessa Leila di Guerre Stellari e nei suoi bigliettini un disperato grido di aiuto, che lui immagina essere stato scritto per Obi-Wai Kenobi.
“Al mattino stringi forte i desideri” si legge velocemente, in qualche ora al massimo, ed è un libro che porta spensieratezza, leggerezza e solarità a chi lo legge.
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