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GRUPPI DI LETTURA: tra lettura condivisa e boicottaggio ideologico

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Cari lettori, oggi voglio ragionare con voi sul ruolo dei Gruppi di Lettura e sulla loro importanza. Premettendo che ogni occasione di promozione culturale è un fatto positivo, vediamo perché questi gruppi sono così importanti e perché, in alcuni casi, sono stati boicottati e chiusi!

COS’E’ UN GRUPPO DI LETTURA

Iniziamo con il chiarire la natura del Gruppo di Lettura (GLD). Un GDL è formato da persone che leggono un libro (o più di uno) insieme. La lettura di questo libro da parte dei partecipanti è privata ed individuale; poi viene condivisa con gli altri membri del gruppo. Si parla del libro, se ne approfondiscono i temi e si condividono pensieri nati sulla storia letta.

Un GDL valorizza la lettura e la discussione come strumento di apertura agli altri e di dialogo tra diverse visioni e scritture del mondo.

OGNI GRUPPO DI LETTURA E’ DIVERSO

I GDL sono gruppi informali, senza struttura particolare e definita, senza gerarchie né metodi di lavoro determinati.

L’importanza dei gruppi di lettura risiede proprio in questo; nel fatto che i GDL hanno in comune la convinzione che la lettura individuale quando viene condivisa con altri lettori arricchisca l’esperienza, moltiplichi le prospettive di conoscenza e faciliti lo scambio culturale.

GRUPPO DI LETTURA DAY

Nel 2016 nasce, per iniziativa italiana, il GRUPPO DI LETTURA DAY: un’intera giornata dedicata ai gruppi di lettura in Italia.

Il Gruppo Di Lettura Day, giornata nazionale dedicata ai Gruppi di Lettura, progetto di Book Media Events (firmato Isabella Borghese), nasce con l’obiettivo di promuovere la lettura condivisa, di dare visibilità alle attività dei gruppi di lettura, di fare rete tra gli stessi e infine di avvicinare nuovi e curiosi lettori.

MADRINA DELL’EVENTO: Nadia Terranova

Interessante ai fini di capire l’importanza dei Gruppi di lettura è il commento della scrittrice Nadia Terranova, madrina della scorsa edizione della giornata nazionale dedicata ai GDL:

«C’è un’immagine che per me coincide da sempre con l’idea originaria della sovversione, intesa come possibilità di incisione sulla realtà: un gruppo di persone si riunisce in un luogo e discute intorno a un libro, litiga, esprime opinioni contrarie, accese, commenti favorevoli, interpretazioni soggettive, lo sente suo al punto da amarlo o detestarlo, argomenta. È molto difficile, oggi, riconoscere un gesto sovversivo in senso puro, perché in rete commentare ogni accadimento della vita pubblica e privata esprimendo opinioni (spesso prima ancora di avere tempo di formarsene una) genera la convinzione di stare compiendo un atto politico: a volte è così, più spesso si tratta di una bolla che si fa e disfa ogni giorno. Leggere un romanzo e non il titolo di un articolo, dedicare tempo lento e solitario all’immersione in una scrittura altrui, in una storia coi suoi elementi immaginari e reali, e poi addirittura scegliere di uscire di casa per incontrare altre persone e parlarne è un gesto sempre più rivoluzionario, come fermare la corrente e farla fluire al contrario.  Scegliere un luogo, chiuso o aperto, segreto o esposto, sedere insieme in fila, in circolo, vicini, con un romanzo in mezzo: è così che cambiano impercettibilmente le vite delle persone. Lo racconta Azar Nafisi in quel capolavoro che è Leggere Lolita a Teheran, in cui un gruppo di studentesse si riunisce clandestinamente per commentare insieme i classici della letteratura proibiti dal regime: “Il mio soggiorno si trasformò per tutte noi nel regno della libertà assoluta. Un vero paese delle meraviglie. Sedevamo intorno al tavolino, coperto di mazzi di fiori, entravamo e uscivamo dai nostri romanzi. Guardandomi indietro, mi stupisco di quanto abbiamo imparato, e senza nemmeno accorgercene”. Se mi chiedete cos’è un Gruppo di lettura, rispondo sinceramente dicendo che è un luogo in cui tutto è possibile e le rivoluzioni si fanno senza accorgersene, per questo faccio a chi l’ha ideato e a chi lo tiene in piedi i miei migliori auguri di lunga vita».

TRE MOTIVI PER FREQUENTARE UN GRUPPO DI LETTURA

1) Stimola la lettura (anche di storie che all’apparenza non interessano)

Quando si entra a far parte di un gruppo di lettura si decide di rispettare le regole vigenti, qualsiasi esse siano: se il libro da leggere viene proposto a turno da ciascuno dei partecipanti, e uno degli autori proposti non è tra i propri beniamini, si deve leggerlo lo stesso.  Questo modus operandi stimola la lettura anche di storie che all’apparenza non interessano: il fattore positivo è rappresentato dal fatto che ci si può appassionare a un autore che inizialmente non attrae, oppure lo si può criticare consapevolmente nel dibattito una volta terminato di leggere il libro. Inoltre, si ha la possibilità di fare nuove scoperte letterarie.

2) Favorisce la socializzazione

Il gruppo di lettura è un buon modo per socializzare e rompere la timidezza: se si partecipa a un gruppo di lettura ci si vuole mettere in gioco, si vuole esprimere il proprio parere su un autore e ribattere alle opinioni degli altri dopo averle ascoltate. La lettura, in questo caso, aiuta a socializzare e a rafforzare il proprio carattere nelle relazioni interpersonali. Fare parte di un gruppo di lettura è come essere parte di una famiglia letteraria che si è scelta, ci si sente legati, amici e nascono sentimenti profondi.

3) Permette di leggere un libro con gli occhi degli altri

Quando ci si confronta dopo aver letto un libro, si hanno opinioni diverse, a volte anche divergenti: partecipare a un gruppo di lettura permette di leggere un libro con gli occhi degli altri perché i componenti del gruppo possono sottolineare cose che uno non ha notato, dare interpretazioni diverse di simbologie o comportamenti dei personaggi, o anche avere opinioni o pareri non affini ai propri.

Partecipare a un gruppo di lettura può sicuramente essere un’esperienza edificante, l’importante è mettersi nell’ottica di comunità, rispettare le regole, e ascoltare i pareri di tutti, replicando civilmente e all’insegna di un rapporto letterario e umano costruttivo.

IL CASO DEL GDL DI CINSELLO BALSAMO

Dopo aver elencato tutte le qualità positive di un Gruppo di Lettura risulta incomprensibile capire come sia possibile il boicottaggio di uno di questi e la sua chiusura!

Eppure è accaduto e che il boicottaggio sia venuto dalla Lega non meraviglia nessuno

Nel mirino della Lega è finito il Gruppo di Lettura di Cinisello Balsamo; l’assessore alla cultura del comune milanese, dopo aver letto i temi e i titoli che sarebbero stati oggetto di analisi del GDL, ha deciso di sospendere gli incontri fino alla revisione dei libri proposti e del percorso tematico scelto per la nuova stagione del GDL.

Le parole del Professore Enrico Ernst, coordinatore del GDL: “L’assessore alla cultura Daniela Maggi mi ha ascoltato raccontare la nostra storia, ha letto i percorsi proposti alla votazione del gruppo di lettura (letteratura russa; letteratura estremo-orientale; giallo tra realtà e finzione; la figura dello straniero e del migrante) e ha deciso di censurare, di fermare il nostro lavoro”.

Stando alle dichiarazioni dell’assessore, la motivazione della chiusura del GDL risiederebbe nel fatto che “è troppo aperto al confronto con le nuove culture”. E’ evidente che il confronto, il dialogo, la condivisione e la cultura non sono argomenti forte della Lega.

Chi sono

31 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

Istanze Musicali – Dicembre 2024

Cari Amici, oggi intervisto per Voi Klaus Bellavitis. Ho conosciuto Klaus Bellavitis in occasione di un comune concerto al Teatro Parioli di Roma, diversi anni fa, prima della pandemia, e sono rimasta colpita dalla sua tecnica di improvvisazione, dallo stile eclettico e dalla genialità musicale, per questo motivo ho deciso di raccontare a Voi, cari lettori di LeggIndipendente, il suo progetto “ritratti” e di farvelo conoscere meglio.

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2 Commenti

  1. Michele Rocchetta

    Sono favorevole ai gruppi di lettura, pur non facendo parte di nessun gruppo perchè i miei tempi di lettura non sono molto compatibili con le giuste regole che vigono in queste comunità. Tutte le azioni, parole, interazioni che possono promuovere la lettura dovrebbero essere incentivate e supportate. Purtroppo non tutti la pensano allo stesso modo e l’apertura mentale può fare paura.

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    • VIRGINIA VILLA

      Si Michele, lo penso anche io e l’episodio del Gruppo di Lettura di Cinisello lo ha dimostrato!

      Rispondi

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