Breaking News:

il colibrì

Il Colibrì

Autore: Sandro Veronesi

Editore: La Nave di Teseo

N. pag: 368

Anno: 2019

Valutazione: 5/5

A cura di: Virginia Villa

Categorie: Libri

Oggi parliamo del romanzo “Il Colibrì” di Sandro Veronesi, edito da La Nave di Teseo. E’ un libro che mi ha appassionata moltissimo, è la storia di Marco Carrera, una storia come tante, ordinaria all’esterno, straordinaria vista dall’interno.

LA TRAMA

Il colibrì è tra gli uccelli più piccoli al mondo; ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz’aria, grazie a un frenetico e rapidissimo battito alare (dai 12 agli 80 battiti al secondo). La sua apparente immobilità è frutto piuttosto di un lavoro vorticoso, che gli consente anche, oltre alla stasi assoluta, prodezze di volo inimmaginabili per altri uccelli come volare all’indietro… Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di perdite e di dolore; il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo come un mulinello d’acqua. Eppure Marco Carrera non precipita: il suo è un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, capace di straordinarie acrobazie esistenziali. Il colibrì è un romanzo sul dolore e sulla forza struggente della vita, Marco Carrera è – come il Pietro Paladini di “Caos Calmo” – un personaggio talmente vivo e palpitante che è destinato a diventare compagno di viaggio nella vita del lettore. E, intorno a Marco Carrera, Veronesi costruisce un mondo intero, una galleria di personaggi indimenticabili, un’architettura romanzesca perfetta come i meccanismi di un orologio, che si muove tra i primi anni ’70 e il nostro futuro prossimo – nel quale, proprio grazie allo sforzo del colibrì, splenderà l’Uomo Nuovo.

UN LIBRO CHE PARLA DI NOI

“Il Colibrì” è un libro in grado di arrivare emotivamente a tutti perchè ogni capitolo sembra narrare un aspetto differente dell’animo umano e per questo ogni lettore potrà immedesimarvisi e trovare un piccolo elemento della propria vita.

In mezzo alle tempeste e agli affanni della sua esistenza, Marco cerca di trovare un punto fermo, di mantenersi immobile. In una lettera a Luisa scrive: “Penso a te. Quanti traslochi hai fatto? Quanti lavori hai cambiato? Quanti amori, mariti, compagni, figli, aborti, case in campagna, case al mare, abitudini, fittonate, dolori, piaceri si sono avvicendati nella tua vita? Solo fermandosi a quel che so io, Luisa, che ovviamente non è che una parte, si parla di numeri assurdi. Quanta energia hai speso per tutto ciò? Tantissima.” E continua, “Tutti i cambiamenti che ho conosciuto io, Luisa, sono stati in peggio.

LO STILE

Lo stile della narrazione è fluido e scorrevole, copre un arco temporale che va dai primi anni Settanta ad un ipotetico futuro prossimo ed è ravvivato dai continui salti temporali che caratterizzano i capitoli, che si succedono tra le lettere d’amore scambiate con Luisa, gli elenchi degli oggetti della casa genitoriale redatti per il fratello Giacomo, le telefonate scambiate con lo psicanalista della moglie.

CONCLUSIONE

“Il Colibrì” di Veronesi è un libro molto bello, importante, denso di significato e di vita soprattutto, in grado d’inoltrarci nelle pieghe più nascoste e inavvicinabili di un animo umano, comune ma straordinario proprio per questo.

Chi sono

31 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

Patrizia Ciava: “Nel romanzo ho voluto esplorare il mistero della coscienza anche in casi estremi: il coma, il sogno, l’anestesia, l’esperienza di pre-morte”

Si può amare qualcuno al punto da lasciarlo andare? È questa la prova lacerante che la protagonista è chiamata ad affrontare. Suo marito, l’uomo che l’ha aiutata a guarire dalle ferite di una relazione tossica, giace in coma da più di un anno. I medici non le danno speranze e le chiedono di autorizzare il distacco dei supporti vitali. Ma come si fa a dire addio a chi sembra ancora presente, sospeso tra la vita e la morte?

Leggi di più

Reniel Alí Ramírez Herrera: “La poesia è uno spazio di resistenza gentile, dove l’uomo può tornare a respirare”

Con Bisbigli d’inquietudine – Antropologia poetica e vocazione (Tau Editrice, collana Logos), Reniel Alí Ramírez Herrera, sacerdote e poeta venezuelano, invita il lettore a un viaggio interiore dove la parola diventa spazio di ascolto, riflessione e incontro. Il libro si articola in due parti: un saggio che esplora il legame tra poesia e vocazione, e una raccolta di quaranta testi che danno voce alle molte forme dell’inquietudine.

Leggi di più

Tra clan e compromessi: il noir di Al Gallo

Così la vede Al Gallo, scrittore e sceneggiatore che con Indian Napoli porta il noir nei vicoli più feroci della sua città. Nel suo romanzo, uscito per Ugo Mursia Editore per la Collana Giungla gialla, il rione Moro è una polveriera sotto una falsa calma: clan camorristici pronti a sbranarsi, una polizia che indaga tra compromessi e verità sfocate.

Leggi di più
Loading

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *