Ciao lettori, oggi condivido con voi l’articolo di Repubblica che riporta i dati sull’incremento della lettura in Italia in questo primo semestre dell’anno. Non solo rispetto al 2020 della pandemia, ma anche al 2019: legge più di prima il 31% dei lettori e compra più di prima il 25% degli acquirenti, mentre solo il 13% dichiara di leggere o acquistare meno.
“Il libro è vivo e vegeto” afferma Ricardo Franco Levi, presidente dell’Aie, l’associazione italiana editori, al termine della presentazione dei dati sul mercato del libro relativi ai primi sei mesi del 2021. Dati ottimi, non solo rispetto a un anno anomalo come il 2020, con chiusura delle librerie durante il primo lockdown e blocco delle uscite delle novità, ma rispetto a un anno “normale” come il 2019.
Secondo l’analisi dell’ufficio studi dell’Aie su dati NielsenIQ, nel periodo di riferimento (4 gennaio-20 giugno) sono stati venduti nei canali cosiddetti trade (ovvero nelle librerie, online e fisiche, e nella grande distribuzione, escludendo la scolastica, gli ebook e gli audiolibri) ben 15 milioni di copie di libri a stampa in più (+44%) rispetto al 2020.
Ancor più importante è la crescita rispetto al 2019: si sono venduti 11 milioni di copie di libri in più (+31%). Le vendite hanno generato per la filiera oltre 207 milioni di euro in più rispetto al 2020 (+42%) e 156 milioni in più rispetto al 2019 (+28%), portando il mercato del libro di questi primi sei mesi a un valore complessivo di 698 milioni di euro. Con una generale maggiore propensione alla lettura e all’acquisto: legge più di prima il 31% dei lettori e compra più di prima il 25% degli acquirenti, mentre solo il 13% dichiara di leggere o acquistare meno.
“I risultati che stiamo vedendo non sono affatto casuali” ha aggiunto Levi “premiano invece l’impegno degli editori e di tutti gli altri soggetti della filiera del libro che hanno continuato a investire e a innovare anche nei mesi più difficili della pandemia e premiano governo e parlamento che hanno salvaguardato il settore, in primis consentendo l’apertura delle librerie durante i periodi di lockdown e quindi varando importanti misure di sostegno alla domanda i cui effetti virtuosi sono adesso sotto gli occhi di tutti”.
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