Cari lettori, oggi vi parlo di un libro che mi ha sorpreso e appassionato e che fa dell’intensità narrativa un punto di forza tale da portare il lettore a girare, con curiosità febbrile, una pagina dopo l’altra sino a giungere alla conclusione di questa bellissima storia.
Il libro in questione è “Cercando Aurora” di Gervaso Curtis, edito Apotema Edizioni.
PRIMA PARTE
Il titolo del libro è una dichiarazione d’intenti del protagonista della storia che ammaliato da Aurora, fa della sua vita una missione, quella di cercare e trovare la strana donna alla quale scoppiò una ruota della sua Mercedes e alla quale l’uomo prestò aiuto per montare quella di scorta.
Benché il libro sia diviso in capitoli, al lettore pare scontato dividere il testo in tre grandi macro capitoli. La prima parte è composta prevalentemente dal prologo che introduce il lettore alla storia e che pone le basi per la narrazione. Il lettore capisce di trovarsi dinnanzi ad una storia particolare che, in un senso presto spiegato, ha a che fare con conscio e inconscio, come se si trattasse di un viaggio metafisico tra sogno e realtà. Questo mi ha portato spesso a chiedermi se Aurora fosse un personaggio reale o vivo solo nella mente del protagonista.
SECONDA PARTE
Nella seconda parte, la storia inizia a prendere forma e viene presentata Aurora, musa dei pensieri del protagonista e oggetto della ricerca di quest’ultimo.
“Lei abbassa le braccia e alza lo sguardo. Ha zigomi sporgenti e occhi grigi come il fumo sputato dalle ciminiere nel cielo della zona industriale della città. Bulbi colmi di lacrime, acquari con una crepa che si allarga e si spacca.
«Non piangere, potevi farti male o ammazzarti, invece stai bene, non ti sei fatta un graffio.»
«Era meglio se mi ammazzavo!”
TERZA PARTE
Ma è nella terza parte che la bravura di Gervaso Curtis raggiunge l’apice spiazzando il lettore con un colpo di scena che ribalta la situazione iniziale e portandolo a rivalutare l’idea che si era fatto sulla storia e su alcuni personaggi.
CONSIDERAZIONI
La narrazione, che come ho detto appare sempre sospesa tra la realtà e il sogno, non dirà mai se Aurora è una presenza fisica, ma il protagonista avvertirà nelle due dimensioni del suo esistere il peso ingombrante e allo stesso tempo importante di questa figura che lo porterà a scavare in maniera profonda nella sua vita.
Per questa ragione, cercare Aurora non è solo un’obiettivo vitale per il protagonista, ma rappresenta anche uno strumento prezioso per un’analisi introspettiva che va a prendere in considerazione anche i suoi legami affettivi e familiari.
CONCLUSIONE
Come viene detto nella quarta di copertina, cercare Aurora per il protagonista non rappresenta solo il desiderio di vivere un amore sincero, mai provato prima, ma anche la possibilità di scoprire, nel sorgere di un nuovo giorno, l’immagine di un’esistenza diversa, finalmente piena e degna di essere vissuta. Accompagnano questa ansiosa ricerca forti sentimenti di amicizia, legami familiari spesso complicati e soprattutto un misterioso intreccio tra sogno e realtà, destinato a risolversi solo nel finale.
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