Cari lettori, oggi vi parlo di un libro molto interessante e che potrà essere utile per diverse figure professionali, oltre che per i genitori di bambini e ragazzi in età scolare, il libro si intitola “Figli felici a scuola. Come migliorare l’esperienza scolastica dei propri figli con l’aiuto di un allargacervelli”, è scritto dallo psicologo Davide Pagnoncelli e edito da Bruno Editore.
FAMIGLIA E SCUOLA
Nel titolo sono presenti due parole che richiamano due realtà sociali distinte, ma complementari, nel quali un ragazzo vive e agisce: la famiglia e la scuola.
Queste due realtà sociali, seppur distinte e chiamate ad assolvere un compito diverso, devono essere perfette alleate nella promozione di un modello educativo, se non uguale, sicuramente complementare.
In questo senso risulta di fondamentale importanza la comunicazione tra i genitori e gli insegnanti ed una alleanza volta a tracciare un percorso formativo e umano il più positivo possibile per il ragazzo.
LO PSICOLOGO ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Ricordo che quando frequentai io le scuole superiori, agli studenti era data la possibilità di incontrare una psicologa, presente a scuola tre volte a settimana, con la quale parlare dei problemi inerenti il nucleo scolastico e, in alcuni casi, parlare anche di situazioni al di fuori di questo.
La presenza di questa figura professionale mi ha aiutata molto ma, come ha detto l’autore all’interno del romanzo e nell’intervista, è necessario sfatare alcuni miti che hanno portato a credere che chi va dallo psicologo ha problemi da risolvere. Davide Pagnoncelli è stato molto chiaro in questo ed i mi trovo d’accordo con lui quando dice che si può, e si deve, andare dallo psicologo anche quando non ci sono problemi da superare.
Alla base di questo pensiero c’è la consapevolezza che ogni persona, specialmente i ragazzi adolescenti, hanno un grande bisogno di essere ascoltati. E’ importante ascoltare una persona sempre, non solo quando è già sopraggiunto un problema. Questo guardare con occhi esterni (e professionali) una situazione, dalla più felice a quella più problematica, può aiutare a comprenderla meglio, ad analizzarla e ad affrontarla con uno spirito leggero e tranquillo.
I SOGNI
Nel libro è riservata una parte importante ai sogni, sia quelli notturni, ma soprattutto quelli riguardanti le ambizioni e i desideri per la propria vita. Il dialogo e l’ascolto di questi sogni può aiutare un ragazzo a guardare al futuro con occhi felici e non con il timore e la paura di quello che sarà. Paura e timore, in alcuni casi, sono proprio i sentimenti che portano una persona a non agire, perdendo così importanti occasioni che la vita ti presenta. In questo senso è importante e necessario ascoltare i sogni dei ragazzi e incoraggiarli a realizzarli.
LE EMOZIONI E I SENTIMENTI
Un altro punto che ho trovato molto interessante è quello che riguarda la comunicazione dei sentimenti e delle emozioni. In un mondo in cui la comunicazione sui social network è diffusissima, si rischia di perdere quella relazione interpersonale che ha come obiettivo la socialità e l’arricchimento umano. La comunicazione online è molto più semplice e immediata perché non necessita di relazione diretta, della presenza dell’altro e non richiede neppure un’implicazione fisico-emotiva. Questo tipo di comunicazione è priva di coinvolgimento emotivo e corporeo e unisensoriale.
Davide Pagnoncelli, attraverso la sua professione, e al suo lavoro svolto nelle scuole, cerca di attuare progetti educativi specifici, volti all’ascolto empatico, al dialogo profondo interpersonale e alla consapevolezza del proprio vissuto.
DA STRIZZACERVELLI A ALLARGACERVELLI
Davide Pagnoncelli si definisce un allargacervelli e l’immagine mi piace molto perchè, come ha scritto nel libro, il suo lavoro con i giovani non è quello di curare, ma di portare ogni ragazzo alla consapevolezza di ciò che sta vivendo, delle proprie emozioni, dei sentimenti e delle aspettative future. Per fare questo è necessario avere una mente flessibile, atta a captare energia positiva e, soprattutto essere felici.
CONCLUSIONE
Per concludere, nel libro ho apprezzato tantissimo anche la “parte pratica”, cioè il capitolo dedicato agli esercizi da svolgere per capire meglio noi stessi e per aiutare i figli e gli studenti a diventare individui felici non solo a scuola ma anche e soprattutto nella loro vita futura.
Consiglio questo libro o chiunque voglia intraprendere un percorso verso la felicità e imparare ad affrontare i problemi con il sorriso sulle labbra. In particolare modo lo consiglio ai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che svolgono professioni in ambito educativo.
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