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L’ombra del vero

Autore: Carla Magnani

Editore: Le Mezzelane Casa Editrice

Categorie: Libri

La paura è un sentimento che si manifesta attraverso un senso di forte spiacevolezza e da un intenso desiderio di evitamento nei confronti di un oggetto o situazione giudicata pericolosa. Altre costanti dell’esperienza della paura sono la tensione che può arrivare sino alla immobilità (si dice, infatti, “essere paralizzati dalla paura”) e la selettività dell’attenzione ad una ristretta porzione dell’esperienza. Questa focalizzazione della coscienza non riguarda solo il campo percettivo esterno ma anche quello interiore dei pensieri che risultano statici, quasi perseveranti. La tonalità affettiva predominante nell’insieme risulta essere negativa, pervasa dal desiderio di fuga.

Non a caso ho scelto di iniziare la recensione de “L’ombra del vero” di Carla Magnani con la “definizione” psicologica della paura. I brevi, ma intesi, studi di psicologia che ho fatto, mi tornano spesso utili per analizzare un libro ed in questo caso sono stati la lente attraverso il quale io ho potuto guardare senza pregiudizi alla scelta drastica e terribile attuata dalla protagonista del romanzo, Anastasia.

LA TRAMA

Anastasia è una donna di quarantadue anni “tutta d’un pezzo”, sposata con Edoardo e madre di Barbara e Angelo. E’ a capo di un’azienda che ha appena chiuso un contratto importante, inseguito da tempo, che permetterà di incrementare gli utili e investire nuovi capitali. La sua vita sembra perfetta, addirittura invidiabile agli occhi di un estraneo, ma Anastasia ha preso una decisione attesa, studiata e irrimandabile; decisione dettata dalla paura che immobilizza e porta a voler fuggire da ciò che di più caro abbiamo: la vita.

IL SUICIDIO

Oggi è il giorno. Ho trascorso queste ultime notti senza chiudere occhio,
a contare le ore che si frapponevano all’avverarsi del mio disegno”.

Anastasia ha deciso di suicidarsi per porre fine ad un’esistenza “immeritata” e, soprattutto, per soffocare la paura che ogni giorno cresce in lei. Inizialmente il lettore non capisce la volontà del gesto di Anastasia, è incredulo davanti a tanta lucidità e razionalità con la quale ha progettato il suo suicidio, contemplando ogni minimo dettaglio. 

Nonostante l’accuratezza del progetto, il piano di Anastasia di fuggire dalla vita è vanificato perché, proprio nel momento cruciale, viene salvata.

IL COMA

Dopo il tentato suicido, Anastasia versa in stato di coma in un letto d’ospedale. Dal mondo esterno il suo corpo è percepito come immobile ed insensibile, “qualcosa di indefinito, uno strano connubio di vita e di morte”, ma la sua mente è vigile e sente tutto quello che le persone dicono. La sua stanza diviene una sorta di confessionale nel quale si alternano il padre, la madre, il marito, i figli, l’amica del cuore, la sorella e altri; nessuno sa che lei può sentire e per questo, chi le fa visita, si sente libero di parlare senza reticenze.

L’ALFABETO DEI VALORI

Quando è sola, Anastasia inventa una specie di alfabeto riguardante le parole più importanti per lei, quelle che forse l’hanno accompagnata durante la sua vita e che, in un certo senso, potrebbero rappresentare gli scalini che l’hanno portata a definire il suo progetto di morte.

CONCLUSIONE

Quello di Anastasia è un monologo interiore di grande intensità che dona al lettore spunti di riflessione e momenti nei quali, inevitabilmente, anche lui pensa alla sua vita e al significato di questa.

Il finale, inaspettato, improvviso e sorprendente lascerà il lettore a bocca aperta.

La penna di Carla Magnani è padrona di una raffinata tecnica letteraria che dimostra grande capacità di analisi del lato sia positivo che oscuro dell’animo umano. “L’ombra del vero” è una lettura che vi struggerà al punto tale che non potrete fare a meno di amarla.

Chi sono

31 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

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