Cari lettori, oggi vi parlo di un libro importante per i temi che tratta e necessario per quello che sta succedendo in questo periodo in Italia e in Europa.
Il libro è “Preghiera del mare” di Khaled Hosseini, a cura di Roberto Saviano ed edito da SEM Libri.
LA TRAMA IN BREVE
“Mio caro Marwan…”. È l’inizio della lettera che un padre scrive al suo bambino, di notte, su una spiaggia buia, con persone che parlano “lingue che non conosciamo”. I ricordi di un passato fatto di semplici sicurezze, la fattoria dei nonni, i campi costellati di papaveri, le passeggiate nelle strade di Homs si mescolano a un futuro incerto, alla ricerca di una nuova casa dove “nessuno ci ha invitato”, dove chi la abita “ci ha detto di portare altrove le nostre disgrazie”. Un futuro di attesa e di terrore, che comincerà al sorgere del sole, quando dovranno affrontare quel mare, vasto e indifferente. Questa lettera è un grande atto d’amore e nelle parole che la compongono c’è la vita. Speranze e paura, felicità e dolore. Impossibile non riconoscersi, non pensare che al posto di quel padre e quel bambino potremmo esserci noi. Impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.
UNA TERRIBILE ATTUALITA’
Di storie come questa ne leggiamo tante, ne ascoltiamo quasi quotidianamente dalle notizie, ma sempre più spesso non ci immedesimiamo nella pelle di chi queste storie non solo le vive, ma le fa proprie e con la propria vita paga un viaggio verso la speranza.
Questo libro parla del viaggio di un uomo e suo figlio verso qualcosa di diverso, di nuovo, che dia respiro e salvezza. Un viaggio che conduca lontano dalle guerre, dai soprusi di un paese che si dimostra ogni giorno più lontano dal luogo chiamato casa.
AMORE
“Preghiera del mare” in poche pagine racchiude tutto l’amore di un padre per il proprio figlio, la paura per l’ignoto, la speranza di una vita migliore, il dolore per ciò che si lascia ed ogni singola emozione, ogni singolo sentimento investono il lettore, lo travolgono e lo avvolgono, lo mettono davanti alla realtà dei fatti ed è così facile mettersi nei panni di quel padre.
56 pagine in cui un padre parla al proprio figlio, lo rassicura, lo stringe a se e mentre cerca di tranquillizzare il suo piccolo prega silenziosamente, perché sa di mentire quando ripete che andrà tutto bene, perché il mare é profondo, minaccioso e su quelle barche che promettono la salvezza sono morti in tanti…
56 pagine che arrivano dritte al cuore del lettore, che lo scuotono e gli ricordano che non si può restare indifferenti!
IMPOSSIBILE NON IMMEDISIMARSI
Non sono ancora mamma, ma non ho potuto esimermi dal domandarmi cosa avrei fatto se fossi nata in una di quelle zone in cui la guerra impervia, dove la gente scappa e preferisce rischiare di annegare sapendo che se tutto andasse bene potrebbe esser finalmente felice piuttosto che restare là dove la morte li insegue senza sosta! Non sono mamma, ma posso dire che anche io prenderei mio figlio e lo porterei su una di quelle navi, perché è meglio vivere in un modo di speranze piuttosto che in una città dove oramai la morte ne é padrona.
SE NON SUCCEDE QUI, NON SIGNIFICA CHE NON STIA SUCCEDENDO
Caduti per cui piangere, lacrime da versare e un paese da lasciare.
Perché la guerra è impietosa con quello che è stato e con chi rimane. Il dolore acuto della perdita si somma alla mancanza di una nuova patria, perché queste lingue sconosciute che si mescolano unite nella disperazione non sono benvenute altrove. Le disgrazie altrui sono solo da ascoltare, vanno bene quando sono notizie lette, ma non quando le siincontrano faccia a faccia.
Perché fanno paura, perché ci si incollano addosso e non se ne vanno. Quando il solo desiderio resta quello di un futuro oltre il mare vasto e indifferente. Ed è impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.
ALAN KURDI
Preghiera dal Mare è ispirata alla storia di Alan Kurdi, bambino siriano di 3 anni che, nel settembre 2015, è annegato nel Mar Mediterraneo mentre cercava di raggiungere l’Europa e la salvezza.
Il libro è dedicato alle migliaia di rifugiati che, come Alan, sono deced
uti in mare mentre fuggivano dalla guerra e dalla disperazione del loro paese.
CONCLUSIONE
Questo piccolo libro è un vero gioiello, accompagnato da delicate illustrazioni che affiancano le parole e rappresentano efficacemente quella che è la tragedia più grande dei nostri tempi.
In un susseguirsi di colori – prima tenui e allegri, poi sempre più cupi – seguiamo i pensieri e le speranze, i ricordi e le inquietudini di questo padre, che culla il suo bambino addormentato.
“Preghiera del mare” è un piccolo tesoro di parole e immagini che commuove e fa riflettere.
NOTA FINALE
Acquistare e leggere “Preghiera del mare”, inoltre, aiuterà l’editore a donare una parte dei ricavati delle vendite all’UNHCR.
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