Cari lettori, oggi vi parla di uno dei più originali romanzi che mi sia capitato di leggere ultimamente: “L’uomo con la testa di scarabeo” di Roberto Gassi, edito Les Flâneurs Edizioni.
Inserirlo all’interno di un genere unico e definito è molto difficile perché il romanzo di Gassi è caratterizzato da diversi elementi che escono dagli schemi del classico thriller. Non vi sono solo sorprendenti colpi di scena, ma lo stile alterna un ritmo frenetico e convulso a parti ironiche e surreali.
Vediamo insieme di cosa parla!
SINOSSI
Un piccolo paese a sud del Sud, in bilico tra la terra e il mare. Una vecchia Citroën DS Squalo. Quando monsieur Blanche sceglie tra tutti quell’insolito taxi, non sa ancora di aver trovato nell’autista proprio la persona che era stato mandato a cercare. Da quel momento la vita di Erol Ciorba ha una brusca svolta: dietro una ricompensa che gli permetterebbe di estinguere ogni debito e sognare un futuro migliore, dovrà intraprendere un lavoro di spionaggio per conto di una multinazionale. Nella più importante filiale del Mezzogiorno, infatti, stanno accadendo cose al di fuori del controllo del Gruppo: sparizioni, strani incidenti, movimenti sospetti di cui è necessario scoprire l’origine. Erol accetta e notte dopo notte entra a stretto contatto con le storie sui generis dei colleghi magazzinieri, con le continue violenze e vessazioni perpetrate da alcuni, con un nuovo amore. E con un segreto scoperto per caso, seguendo un misterioso scarabeo. Fin quando un killer vestito di nero inizia a seminare il panico tra gli autonominatisi Faraoni, sulle note dei Red Hot Chili Peppers.
RECENSIONE
Il protagonista della storia è Erol Ciorba, un uomo di origini turche che, dopo aver perso il lavoro sa consulente per una multinazionale, si è reinventato tassista grazie alla sua Citroën DS.
Nonostante le difficoltà lavorative, Erol scarrozza in giro per la città numerose persone che entrano ed escono dalla sua auto e, spesso, non vanno al di là del semplice saluto. Mr. Blanche è diverso; un giorno, quest’uomo entra nella Citroen di Erol chiedendogli di condurlo ad un incontro di lavoro molto importante di cui non può svelargli nulla, nemmeno la destinazione, fino all’arrivo effettivo sul posto.
L’uomo che Mr. Blanche deve incontrare è proprio Erol Ciorba al quale fa una proposta lavorativa molto intrigante: scoprire cosa stia succedendo all’interno della filiale della multinazionale per la quale lavora.
Erol sa bene he se vuole assicurarsi un futuro migliore, rialzandosi dalla posizione di precario nella quale versa ora, non può rifiutare la proposta di Mr. Blanche.
Inizia così l’avventura di Erol tra personaggi surreali e multietnici che faranno scoprire al protagonista il lato violento e disumano delle persone, specialmente di quelle che detengono il potere e si lancerà all’inseguimento di un misterioso scarabeo, animale attorno al quale ruota tutta la storia.
CONSIDERAZIONI
Come ho detto, “L’uomo con la testa di scarabeo” è un thriller che esce dagli schemi e che, proprio per questo, risulta essere atipico. Ogni personaggio ha un soprannome molto colorato che aiuta il lettore ad entrare nella storia e a carpirne ogni sfumatura.
CONCLUSIONE
Un romanzo azzeccato e molto intrigante che consiglio a lettori appassionati di storie surreali e agli amanti di spionaggio. Leggetelo, non rimarrete delusi!
CHI E’ ROBERTO GASSI
Vito Roberto Gassi è nato a Bari, nel 1975. Presso l’università degli studi di Bari consegue la laurea in Economia aziendale e il D.p.u. in Economia e amministrazione delle imprese. Attualmente lavora per una multinazionale nel settore trasporti e logistica. Nel 2011 vince la terza edizione del concorso nazionale “Narrando” con il suo romanzo d’esordio, La mosca bianca, edito da Albus Edizioni l’anno seguente. Nel 2015 pubblica Tra la panchina e il lampione con Wip Edizioni. L’uomo con la testa di scarabeo è il suo terzo romanzo.
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