Un altro libro di Edizioni Convalle nel quale si parla di un tema molto interessante e importante: il TEMPO!
Il libro in questione è “47 secondi” di Corrado D’Angelo.
47 secondi costituiscono un lasso di tempo che può sembrare molto breve o lunghissimo: dipende da noi, da come li riempiamo, questi attimi.
47 secondi sono il tempo medio che l’editrice ha impiegato a leggere le prime bozze dei racconti che compongono questa raccolta. E, visto che ha trovato del buono in essi, ha sfidato l’autore a continuare su questa strada, concentrando fatti ed emozioni in poco più di due pagine per racconto.
Il tema del tempo
Il tema del tempo è uno dei più dibattuti nella storia dell’umanità, ha sempre destato riflessioni e continuerà a farlo. Sin dagli albori della civiltà, l’uomo si è interrogato sulla questione del tempo e sul suo fluire inesorabile, senza possibilità di fermarlo o bloccarne determinati momenti.
Lo stesso Eraclito, con la frase “Panta Rhei” attesta l’effimera durata di qualsiasi situazione e l’instabilità della condizione umana in continuo movimento e mutamento, per l’ineluttabile scorrere del tempo. Mai come oggi, nella nostra inesistente corsa contro il tempo, si è potuto comprenderne la validità di importanti affermazioni che, sebbene molto antiche, assumono un valore universale.
Per certi versi, questa raccolta di racconti di Corrado D’Angelo mi ha ricordato Tania Mignani, della quale vi ho già parlato riguardo al suo libro “L’altra”. Ciò che mi ha dato l’impressione di somiglianza è la scrittura: originale e pungente. Anche D’Angelo come la Mignani rompe gli schemi del convenzionale per approcciarsi al tema, in questo caso del tempo, in modo diverso, da un’altra prospettiva che ha come obiettivo quello di far riflettere il lettore e, magari, condurlo ad un esame di coscienza.
Il tempo come riflessione
Un altro aspetto che ho trovato molto interessante e stimolante è il cambiamento narrativo da un racconto all’altro. Questa tecnica risulta ottima per mantenere l’attenzione e la curiosità del lettore sempre alte. Non è solo lo stile narrativo a cambiare, anche l’intensità nel raccontare il tema del tempo cambia da racconto a racconto. Sono racconti consapevoli delle debolezze umane, della cattiveria, delle paure, della vendetta, del bisogno di ritrovare uno scopo nella vita, ritrovare la propria indipendenza e libertà, viaggi nel tempo e nei ricordi.
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