Cari lettori, oggi la nostra Lucrezia Medici ci parlerà del romanzo “Una volta è abbastanza” di Giulia Ciarapica, edito Rizzoli.
“Una volta è abbastanza” è l’esordio letterario edito da Rizzoli di Giulia Ciarapica ed è il primo libro che completa una trilogia, una saga familiare ambientata in Italia, precisamente a Casette d’Ete, nelle Marche.
Giulia Ciarapica
Giulia Ciarapica, conosciuta fino ad oggi per il manuale “Book blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove e perché“, non è soltanto una blogger, ma collabora come giornalista per Il Foglio e Il Messagero.
Nella storia di “Una volta è abbastanza” il lettore percepisce l’amore di Giulia verso la sua terra, le Marche, e il suo paese in cui attualmente vive, Casette d’Ete. Ci offre, inoltre, ricchi riferimenti storici e culturali che caratterizzano questo scritto e lo rendono ancora più concreto.
Trama
“Una volta è abbastanza” narra le vite di due sorelle, Annetta e Giuliana, molto diverse di carattere ma che la vita porterà a percorrere lo stesso binario: quel binario sarà Valentino.
Valentino è il classico ragazzo non troppo bello, ma affascinante e irriverente. Amerà in gioventù Annetta di un amore folle e passionale. Ma Annetta, mentre Valentino parte per la guerra, non riesce a rimanergli fedele, provocando nel giovane una ferita che non si rimarginerà.
Giuliana, molto insicura e fragile, è l’opposto dell’indomita e ribelle Annetta ma riuscirà a far innamorare Valentino, fino a sposarlo.
Nelle pagine del libro, si stagliano le loro vite, si susseguono vari personaggi che vi orbitano intorno, tra dolori e sorrisi, dando luce non solo ad attimi di quotidianità, ma anche ad un aspetto politico e sociale di un popolo laborioso, che combatte per un futuro diverso, in grado di affrontare la povertà con il duro lavoro di calzaturieri.
Impressioni
Ho faticato a staccarmi dallo scenario di Casette d’Ete, da Annetta e Giuliana e dai personaggi che ruotano attorno a loro. Giulia, con bellissime descrizioni territoriali e caratterizzazioni degli abitanti, culla il lettore facendolo vivere insieme ai protagonisti di questa storia.
Solitamente non amo le saghe familiari, ma questo libro ha totalmente stravolto le mie aspettative.
Alla fine della lettura, vi mancherà Casette d’Ete e sentirete addosso il clima del Secondo Dopoguerra e la vita di ogni singolo personaggio.
Personalmente, sono stata nelle Marche due volte. E me ne sono innamorata, entrambe le volte. Una terra che sembra ferma nel tempo, antica, che merita rispetto. Quando si cammina per le vie di questi paesi, bisogna essere reverenziali e silenziosi, come fossero templi che custodiscono segreti, passati, vite.
“…da quella collina si vede tutta Casette D’Ete, un pugno di case immerse nel sonno, poche anime miserabili ma allegre, di un’allegria incosciente e maledetta, tipica di quegli uomini che ripongono tutta la loro inconsapevole fiducia in un futuro ancora da scrivere.”
I personaggi sono talmente reali, che ho vissuto le loro emozioni, dato loro consigli immaginandoli insieme a me, fisicamente. Come se vivessi anche io, a Casette d’Ete e ammirassi le albe silenziose e i calzaturieri già all’opera.
La scrittura di Giulia è avvolgente, intensa e penetrante. I dialoghi in dialetto rendono il tutto ancora più reale, senza appesantire la lettura.
Non andrò oltre nel raccontarvi di quanto sia bella, intensa e fondamentale questa lettura perché vi toglierei il gusto di prendere tra le mani questo libro.
Vi consiglio solo questo: lasciatevi trasportare dentro questo borgo marchigiano, incontrate Annetta e Giuliana e vivete le loro storie. Le amerete.
“La famiglia è tutto, tutto ciò che la vita ci ha dato per metterci alla prova. E imparare a resistere.”
(RECENSIONE DI LUCREZIA MEDICI)
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