“A misura d’uomo“ di Roberto Camurri, edito NNEDITORE è un libro del quale si è parlato molto e bene.
Difficilmente mi è capitato di trovare un libro le cui recensioni fossero tutte positive, “A misura d’uomo” è uno di questi. Ha collezionato una serie di lodi e quasi nessuno è riuscito a trovare un difetto.
Come avevo già detto in un post, ero preoccupata di leggere questo libro perchè le mie aspettative erano molto alte e avevo il timore di rimanere, anche solo in parte, delusa. Sono felice di ammettere che i miei dubbi hanno perso e che le aspettative sono state colmate, se non superate dalla scrittura di questo autore.
A rendere bello, nel senso più vero del termine, questo libro è l’assoluta semplicità, la normalità delle vite dei personaggi. Il libro, definito “romanzo di racconti”, è ambientato interamente a Fabbrico, un piccolo paese emiliano con “poche anime, due strade, i campi intorno, il cielo d’ovatta”.
L’amore che l’autore nutre per questo paesino, che è il suo paese d’origine, traspare in ogni singola pagina rendendo questo luogo il vero protagonista del romanzo.
La Fabbrico di Camurri
A Fabbrico conducono le loro vite tre amici: Anela, Valerio e Davide. Il loro legame, però, non è da intendersi in senso assoluto, non c’è niente di certo e indissolubile in questo libro ed è questo il bello. ciò che lo rende meraviglioso, seppur tremendamente reale. La vita ti pone d’innanzi a scelte difficili, ti porta a vivere situazioni complicate, ti fa sbagliare e pone ostacoli quasi insormontabili; è proprio questo che vivono i personaggi di Camurri ed è proprio per questo che il lettore riesce ad immedesimarsi completamente con loro.
“A misura d’uomo” è un romanzo di racconti che non seguono l’ordine temporale degli eventi, vi sono infatti numerosi flashback i quali, però, non destabilizzano il lettore e non fanno risultare il romanzo caotico e confuso.
Di che cosa parla Camurri in “A misura d’uomo”?
I tre personaggi principali incarnano i sentimenti, le emozioni e gli stati d’animo che accomunano un po’ tutti noi; attraverso le loro azioni si parla di amore, di crescita, di sofferenza, di dolore e di morte. Si parla di ricordi, soprattutto. Quei ricordi che certe volte si fanno così presenti nella nostra vita da diventare indelebili.
Si parla poi di luoghi: della piazza del paese nel quale avvengono incontri e manifestazioni, del bar della Bice che, nonostante l’età avanzata, continua ad aprire tutte le mattine.
“A misura d’uomo” è un libro che ti cambia un po’, che ti fa riflettere, specialmente sulla tua vita. E’ un libro che, secondo me, o ti piace o non ti piace, la via di mezzo non è contemplata. Camurri ha una voce graffiante che trasmette e mantiene all’interno del romanzo.
Dopo “Di ferro e d’acciaio” di Laura Pariani, non credevo che mi sarei imbattuta presto in un altro libro “indimenticabile”. Anche in questo caso mi sono sbagliata e ne sono felice perchè anche Camurri ha conquistato un pezzettino del mio cuore di lettrice.
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