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A Brecherel (Francia) c’è una libreria ogni 44 abitanti

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Sembra incredibile, ma è tutto vero!

Bécherel è un antico borgo medievale famoso per la quantità di librerie. Si stima che la media di librerie pro-capite aggiunga circa una ogni quarantaquattro abitanti. Per me che nella città nella quale vivo non c’è nemmeno una libreria, pare un sogno questo paesino!

LA STORIA

La storia del piccolo villaggio, situato in Bretagna, Francia, affonda le sue radici nel Basso Medioevo, quando Alain de Dinan, nel 1124, fece costruire una prima fortezza in pietra che dominava la valle e attorno alla quale si è costruita l’attuale cittadina.

Durante i secoli successivi, il paese e la fortezza furono luogo di scontro prima fra francesi e in seguito fra francesi e inglesi. Nel 1419 le fortificazioni furono restaurate, ma dal XVI secolo in poi la città cadde in rovina. Fra il 1700 e il 1800 Bécherel conobbe una nuova era di prosperità, grazie alla coltivazione e lavorazione di lino e canapa.

LA NASCITA DELLE LIBRERIE

La crisi dell’agricoltura e l’importazione di materie prime dall’estero mise a dura prova gli abitanti di Bécherel, la cui economia ha visto una nuova epoca di espansione grazie all’industria del turismo, durante il ‘900. Nel piccolo borgo infatti hanno aperto nel tempo ben 15 librerie (un numero enorme in funzione degli abitanti, circa 700), sostenute da eventi culturali di ampia portata che hanno richiamato un numero crescente di visitatori, anche dall’estero.

EVENTI E SPETTACOLI

Il piccolo borgo è famoso anche per i numerosi eventi e spettacoli organizzati dai cittadini:

  • Il Festival del Greco antico e del Latino
  • La primavera dei Poeti
  • La Fete du Livre
  • La notte dei libri
  • Livre en Fete
  • Treasures di Bécherel

CONCLUSIONE

Ci è quindi chiaro come questo luogo sia divenuto presto punto di riferimento per appassionati di cultura e di libri, meta di pellegrinaggi da parte di tantissimi bibliofili europei.

Chi sono

31 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

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