Oggi voglio parlarvi della raccolta di racconti “Incantesimi nelle vie della memoria” di un autore nuovo a LeggIndipendente: Giuseppe Gallato. Il libro è edito Caravaggio Editore e, con mia grande sorpresa, mi è piaciuto molto.
Una novità per LeggIndipendente
Il libro mi ha sorpreso perché non amo particolarmente il genere fantasy, ma la bravura e la passione di Gallato mi hanno fatto apprezzare molto questa raccolta di racconti, tanto che ora sento la voglia di approfondire questo genere letterario. È bello quando un libro ti fa ricrede sui tuoi gusti letterari e, quando mi succede, rimango sempre piacevolmente sorpresa.
Di cosa parla il libro
In “Incantesimi nelle vie della memoria”, Giuseppe Gallato ha inserito dieci racconti appartenenti ai generi del fantasy, del fantascientifico e, in minor parte, anche di horror.
La cosa che ho trovato molto interessante, quella che probabilmente mi ha fatto apprezzare il libro, è che ogni racconto è legato all’altro attraverso un filo conduttore molto particolare: il sogno.
I dieci racconti di cui è composta questa raccolta sono ambientati in mondi immaginari e in scenari futuribili, i personaggi a volte ritornano nelle varie storie con ruoli diversi e il nucleo centrale della narrazione, l’onirismo in tutte le sue forme e manifestazioni, è trattato dall’autore in modo superlativo.
I Viaggiatori
Citati più volte all’interno della raccolta, i Viaggiatori sono entità particolari con l’abilità di viaggiare in modo astrale: il loro corpo rimane ancorato alla terra mentre la loro mente, o meglio la loro forma astrale, può insinuarsi anche nei sogni e persino nei ricordi.
Relazione tra sogno e realtà
Il lettore, ad un certo punto della lettura di “Incantesimi nelle vie della memoria” capisce che l’intento dell’autore è ben più alto che raccontare semplicemente storie fantasy. Quello che ha portato, secondo me, Gallato a scrivere questa raccolta di racconti è stata l’intenzione di parlare di una possibile relazione tra sogno e realtà. È innegabile che il sogno è un elemento che appartiene a tutti gli esseri umani. Sogno e realtà sono due mondi apparentemente diversi e separati tra loro che si fondono, però, nella vita quotidiana di ogni individuo.
I racconti cardine della raccolta
Benché, come ho detto, tutti i racconti sono legati tra loro dal sogno, ci sono due racconti a mio avviso che fungono da cardine della storia: il terzo racconto, che regala il titolo alla raccolta, “Incantesimi nelle vie della memoria” e il settimo racconto “Il settimo custode”.
In entrambi i racconti seguiamo le vicende di Terzo, il Viaggiatore onirico che utilizza il sogno per andare alla ricerca della coscienza perduta della sua amata. Qui subentra l’elemento dell’Incantesimo, ossia la forza potente dell’Amore. Il Viaggiatore sarà la prima persona che riuscirà a padroneggiare questo Incantesimo. Il secondo racconto “Il settimo custode” affronta il tema del sogno lucido: l’abilità di esercitare un certo grado di controllo dei propri sogni e, magari, riuscire a pilotarli verso un certo esito. Questa esperienza può rivelarsi piacevole o tremendamente infernale, in base a chi popola il sogno.
Le ombre del passato
Il racconto che chiude la raccolta è “Le ombre del passato”. Qui il paranormale entra in contatto con la quotidianità. Gli spiriti e le ombre sono vicino agli esseri umani. Quello che ci si chiede, leggendo il racconto, è se queste ombre, questi spiriti, siano benevoli o il fatto che siano ancorati alla Terra sia dovuto a qualche motivo misterioso e pericoloso.
Conclusione
Gallato conclude la raccolta di racconti con una citazione di Matthew Reilly, autore che ha avuto un ruolo importante nella formazione letteraria di Gallato:
“Per chiunque conosca uno scrittore, non sottovalutate mai l’importanza del vostro incoraggiamento”
Bellissima recensione, e se anche il libro di Giuseppe Gallato è altrettanto ammirevole, allora ne varrà la pena leggerlo…
Buongiorno Ivan, consiglio assolutamente la lettura del libro di Giuseppe Gallato, ne te ne pentirai.
Ripassa da qui quando lo avrai letto per farmi sapere cosa ne pensi!