Cari lettori, oggi vi parlo de “Il mastro di forgia”, prima parte del ciclo “Arma infero” di Fabio Carta.
LA TRAMA IN BREVE
“Il mastro di forgia” è ambientato in un futuro molto lontano su un pianeta desertico colonizzato dal genere umano, il Muareb. All’inizio vediamo un vecchio viandante che arriva in una piazza dove si celebra un rito religioso in cui si celebra un certo Lakon, il Martire Tiranno. Non condividendo tutto quanto viene detto dal sacerdote, il vecchio, di nome Karan, interviene e racconta come abbia conosciuto e frequentato il vero Lakon. E da qui comincia così il romanzo vero e proprio, che diventa il racconto di Karan in prima persona.
MUAREB
Sono molte le domande che nascono nel lettore e tutte troveranno risposta nelle pagine di Fabio Carta che ci racconta di Muareb, pianeta in cui il genere umano ha trovato rifugio, terra arida comandata dalla Falange e percorribile tramite gli zodion, progettati dal Mastro di Forgia.
I PERSONAGGI
Se c’è una cosa che ho apprezzato molto riguarda i personaggi che si mostrano al lettore non in modo statico o definito, ma essi cambiano in relazione a diversi fattori: a seconda dei fatti che si trovano a vivere e ad affrontare, delle decisioni che sono costretti a prendere, dei sentimenti che provano. Vi è poi una grande analisi psicologica e un’introspezione continua dei personaggi, specialmente per questo riguarda Karan.
I PAESAGGI
I paesaggi e gli ambienti sono descritti con precisione, il lettore riesce a figurarseli in modo nitido anche grazie a oggetti e dispositivi che, man mano che si procede con la lettura, ci appaiono familiari.
CONCLUSIONE
Fabio Carta mostra una grande competenza e padronanza del genere. E’ una mente creativa e geniale che ha dato vita ad una storia i cui dettagli sono complessi e particolari.
Come dicevo all’inizio, “Il mastro di forgia” non è un romanzo autoconclusivo, ma è il primo capitolo di un ciclo più ampio, “Arma infero“, che consiglio a tutti di andare a leggere!
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