Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo molto particolare che ha la capacità di indagare l’animo umano nel profondo e restituire al fortunato lettore una storia emozionante e commovente.
Il libro è “La memoria delle cenere” di Chiara Marchelli, edito NNEDITORE.
LA TRAMA IN BREVE
“Elena è una scrittrice, sa leggere le storie sui volti delle persone. Una notte, un aneurisma la colpisce nella sua casa di New York. Sopravvive, e insieme a Patrick decide di trasferirsi in Francia, nell’Auvergne, in un paesino ai piedi del vulcano Puy de Lúg. Durante la convalescenza, la mente di Elena arde di pensieri, di memorie interrotte, di sentimenti riscoperti, di attese e incertezze, come il magma che ribolle sottoterra, a pochi chilometri da lei. Quando i genitori vengono a trovarla per un breve soggiorno, il loro arrivo coincide con un’improvvisa eruzione del vulcano. E mentre una colonna di fumo, cenere e lava inizia a uscire dalla bocca del Puy de Lúg, i protagonisti si trovano bloccati tra le mura di casa, in un tempo sospeso che sovverte ruoli e sicurezze, paure e desideri. “La memoria della cenere” racconta di una rinascita, di un’anima che si rigenera, alla ricerca di un fragile, delicato equilibrio con le verità impassibili che governano la vita.”
ELENA
Elena è una scrittrice che ama osservare le persone e indovinare le loro storie dalle espressioni del volto. A New York ha trovato l’opportunità che l’Italia non le aveva dato e qui ha messo le radici insieme al suo compagno Patrick, un professore universitario di origini francesi. La scelta di lasciare l’Italia coincide anche con un’esigenza di allontanamento dalla famiglia che, con il tempo, ha finito per soffocarla.
“Sono fasulle le storie di chi va via e dopo anni torna e si dice felice. Meglio lontani, a struggerci per qualcosa che si è lasciato indietro, che stranieri a casa propria. Non saremo mai completamente parte del luogo verso cui andiamo, ma non saremo mai più parte intima e incontaminata di quello che abbiamo lasciato. Il peccato originale, l’innocenza perduta: l’irreparabile. Per sempre separati, per sempre altrove. Siamo partiti, diventati un’altra cosa.”
LA MALATTIA
Ma Elena è anche una sopravvissuta. Una notte, mentre stava per fare l’amore con il suo compagno, il suo cervello è andato in corto circuito a causa della rottura di un’aneurisma dell’arteria comunicante anteriore.
Ricoverata d’urgenza in ospedale, è stata salvata in tempo grazie ad una procedura innovativa che ha consentito che Elena non riportasse danni gravi e permanenti. I medici, però, le hanno detto che la parte più complessa sarebbe stata la convalescenza ed è qui che la sua vita cambia.
LA FRANCIA
Elena ha la sensazione che l’aneurisma le abbia cambiato la vita, quella precedente si è rotta in piccoli pezzi ed ora, quella che le si presenta, è un’esistenza nuova nella quale dover imparare di nuovo a conoscere le cose che la circondano.
“Imparerò i profumi dell’aria. Per ora è un misto generico di bosco e prati, a tratti familiare. Senza la cuspide della vegetazione di montagna dove sono nata, senza la dolcezza rancida del mare tra gli scogli, diverso dalla composizione infantile della campagna che conosco, fatta di legno bruciato, terra fradicia di nebbia rosmarino, burro e carne al fuoco d’inverno, oppure campi di grano, marmellata di prugne, caffellatte, sudore, pesche e albicocche d’estate.
Una sera Patrick le propone di cambiare vita e trasferirsi in un posto nel quale poter vivere tranquilli, lontani dalla frenesia della grande metropoli ed Elena accetta volentieri, commossa dell’attenzione che Patrick le riserva.
La destinazione è la Francia, dove si trova una casa di famiglia in un piccolo paese poco distante dal vulcano Puy de Lug.
LA NUOVA VITA
La Francia sembra aiutarla molto durante la ripresa; le sue giornate si dividono in lunghe passeggiate, un caffè con Bruno, il vecchio insegnante di Patrick, e qualche riga scritta a computer, giusto per non perdere l’abitudine della scrittura.
A rallegrare Elena è la visita dei suoi genitori che non l’hanno mai lasciata da sola durante il periodo di ricovero in ospedale. Ora Elena ha l’occasione di tornare ad essere figlia e venire accudita dai propri genitori nella fase della convalescenza.
Tutto sembra andare per il meglio, anche i rapporti con i suoi genitori sono migliorati ed Elena è felice. Come spesso accade in questi casi, una calamità naturale sta per abbattersi sulle vite tranquille dei nostri personaggi.
IL VULCANO
Il vulcano Puy de Lug si risveglia producendo una scossa molto forte che allarma i malcapitati cittadini.
Elena e i suoi familiari sono blindati in casa perché non è prudente uscire e respirare i fumi del vulcano; in questa situazione, la giovane torna a sentirsi oppressa dalla convivenza forzata con i genitori e quando il vulcano erutta con tutta la sua violenza, Elena cade preda di una forte crisi che la porterà ad allontanarsi da tutti rischiando di compromettere definitivamente il suo rapporto con i genitori, ma anche la sua relazione con Patrick.
CONCLUSIONE
“La memoria della cenere” è un libro meraviglioso che porta il lettore a vivere le emozioni e i sentimenti provati dalla protagonista e ad immedesimarsi in quello che lei vive portando la riflessione sulla vita e le relazioni ad un livello più alto.
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