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l'ombra del duce

L’ombra del Duce

Autore: Michele Rocchetta

Editore: Edizioni Epokè

Categorie: Libri

Cari lettori, oggi vi parlo del romanzo di Michele Rocchetta, assiduo frequentatore di LeggIndipedente che in più di una volta ha saputo dare, con le sue opinioni, un contributo interessante e positivo ai molti argomenti che mi piace condividere con voi.

Il romanzo si intitola “L’ombra del duce” ed è edito da Edizioni Epokè, casa editrice da me molto amata! Già dal titolo possiamo capire in quale clima ci troveremo leggendo il romanzo, ma credetemi se vi dico che le parole di Michele Rocchetta dovrebbero essere lette da molte persone. La sua idea disincantata e assolutamente lucida, direi cristallina, riguardo il fascismo e i fascismi è molto interessante ai fini di comprendere e conoscere e non “sapere” sulla base di quello che viene detto alla tv.

LA TRAMA IN BREVE

Siamo nel 1944 e l’operazione Valchiria ha avuto successo ponendo fine alla guerra prima che gli alleati arrivassero nel cuore della Germania nazista. 

In questa situazione critica Hitler è morto e Mussolini è in fuga. Quello che si manifesta è un’Europa neutrale che si frappone ai due grandi protagonisti della guerra fredda: USA e URSS. 

Per quanto riguarda l’Italia, essa è divisa in due parti: a sud vi sono i Savoia, a nord, invece, la Repubblica Federale dell’Alta Italia, nata dalla lotta partigiana. 

E la pace tanto agognata? La pace duramente e faticosamente conquistata sembra essere solo una realtà apparente, una farsa. 

A metà degli anni ’50 lo scenario è raccapricciante: le nazioni sono intente a giocare una pericolosa partita a scacchi e non si rendono conto che il loro atteggiamento potrebbe causare danni nefasti, andando a riaprire quelle ferite faticosamente curate al cuore dell’Europa.

In questo equilibrio precario, coloro che potrebbero fare la differenza e riaggiustare le cose sono Alberto Scandellari e Georges Leconte, un’atipica coppia di spie.

LA MIA OPINIONE

Michele Rocchetta è riuscito a stupirmi dando vita ad un incredibile romanzo ucronico; in queste pagine Michele ha inserito una delle tantissime possibilità di un percorso alternativo della storia. Poco tempo fa, trascinata dal mio compagno, ho visto “Love, Death, Robots” una serie animata antologica per adulti disponibile su Netflix. In questa serie, uno degli ultimi episodi si intitola “Alternative storiche”; questa puntata si presenta come la demo di un software per simulare realtà alternative, e come esempio mette in scena sei risposte alla domanda: “cosa sarebbe successo se Hitler fosse morto in un anno differente?” L’episodio si chiude con la domanda “cosa sarebbe successo se Lincoln avesse sparato per primo?” Insomma, passatemi il termine, una “genialata”, come geniale è anche il romanzo di Michele Rocchetta.

LO SCENARIO IMMAGINATO DALL’AUTORE

Dopo la morte di Hitler, la Germania tratta la resa con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna e si salva dall’occupazione russa. Nel nord Italia viene fondata dai partigiani una repubblica con capitale a Reggio Emilia mentre i Savoia danno vita al Regno del Sud. La Francia si libera rinnovandosi in Repubblica alleata dell’Italia del nord. La Russia espande la sua influenza su parte dei Balcani e nel Mediterraneo si forma la Confederazione del Dodecaneso.

ALBERTO SCADELLARI E GEORGES LECONTE

Alberto Scadellari, nome in codice Vento, è un uomo reduce dalla lotta partigiana e dal terribile campo di prigionia di Mauthausen. Nella giovane Repubblica d’Alta Italia ricopre un grado molto particolare: è Capitano dell’SLL (Servizio Liquidazione Latitanti) nato con il preciso obiettivo di rintracciare tutti quei fascisti e nazisti che sono fuggiti e riconsegnarli alla giustizia o eseguire sul posto del ritrovamento le sentenze capitali.

Come suggerito dal titolo del romanzo, il ricercato numero uno è il Duce, il quale è scappato in Svizzera facendo poi perdere le sue tracce.

Uno dei possibili luoghi scelti dal Duce per nascondersi è la Spagna e quindi Vento parte con lo scopo preciso di catturarlo. Questa volta, però, Vento non è solo, ma è affiancato da tenente francese Georges Leconte.

Sorprendentemente, la missione si rivela più facile del previsto e le due spie dell’SLL riescono a neutralizzare ed eliminare l’obiettivo! Il sollievo per la riuscita della missione, però, lascia presto il posto ad una sensazione strana; Vento inizia a nutrire dei dubbi che verranno presto confermati dall’atteggiamento sospetto del suo superiore, il quale, senza voler avere un rapporto dettagliato sulla missione, impartisce nuovi ordine da eseguire con la massima urgenza.

Benché la stranezza della situazione, Vento e il tenente Leconte partono per la missione. Ma qualcosa o qualcuno dalle intenzioni non positive sembra conoscere i loro spostamenti e i due si troveranno presto in pericolo. Niente li dissuaderà dal portare a termine la missione, neanche la possibilità rimetterci per primi. Grazie alla loro tenacia, si dipanerà presto l’ombra che sembra avvolgere tutta questa storia e la verità, alla fine, sarà la padrona di questo romanzo.

Con uno stile avvincente e una narrazione coinvolgente priva di fronzoli, ma diretta quanta basta per donare scorrevolezza alla lettura, Michele Rocchetta da vita ad un romanzo molto piacevole e interessante.

Inutile dire che consiglio la lettura di questo romanzo a tutti e… ho convito anche il mio compagno a leggerlo, lui che non prende in mano un libro dai tempi dell’università! Che dire? Ottimo lavoro Michele!

Chi sono

29 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

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