Cari lettori, oggi vi parlo del romanzo “Sarà per un’altra volta” di Sergio Di Cori Modigliani, edito da Aras Edizioni, un libro che affronta tematiche e problematiche ancora oggi presenti nella nostra società.
TRAMA
Davide Spizzichino, laureato e disoccupato, è alla disperata ricerca della sua identità, compiendo un tragico viaggio nella quotidiniatà di una Roma devastata dalla violenza, dall’impossibilità dei rapporti, dalla mancata comunicazione umana, nel folle tentativo di approdare a un’identità che non sia soltanto sopravvivenza.
IL LIBRO
“Sarà per un’altra volta” venne pubblicato per la prima volta nel 1978, ma non passò molto tempo che l’autore e l’editore Savelli furono denunciati per oltraggio al pudore, oscenità, incitamento alla rivolta, insulto e denigrazione della morale corrente. L’anno successivo, nel 1979 il libro venne censurato definitivamente. Oggi, a 40 anni di distanza, quelle pagine ingiallite dal tempo tornano fresche con la nuova edizione di Aras, nella duplice lettura del romanzo e del documento storico.
IL PROTAGONISTA
Il romanzo è narrato in prima persona da Davide, un giovane laureato con il massimo dei voti in Filosofia ed ora disoccupato. Davide vive in una Roma dilaniata dal terrorismo trasversale ed imperante e cerca di sopravvivere alla disperazione.
Accanto a Davide troviamo Manuela, una donna molto bella con capelli corvini e labbra carnose. Manuela è l’appiglio al quale Davide si attacca e con lei si intrattiene in violenti rapporti sessuali carichi di rabbia e amarezza.
La vita di Davide, e il suo rapporto con Manuela, sono sintomi di uno stato emotivo instabile e tendente alla depressione. L’atteggiamento del protagonista delinea alla perfezione quello di una persona esausta e sfinita, che non conduce una vita appagante, ma che, paradossalmente, è così tormentata da pensieri e preoccupazioni da non avere un attimo di pace.
IL SOGNO
I sogni hanno una grande importanza e anche quello di Davide è fondamentale: sogna di essere un grande scrittore, famoso in tutto il mondo grazie ai suoi libri e capace di cambiare la sua vita e ribaltare le sorti dell’umanità.
CLIMAX
Il romanzo “Sarà per un’altra volta” risulta essere un lunghissimo climax ascendente che si aggira tra sentimenti di disperazione e rabbia fino a sfociare in un ultimo grido liberatorio del protagonista:
“L’importante è costruire la parola vita nel modo esattamente opposto a quello che per centocinquanta anni ci hanno propinato quello stronzo di Renzo Tramaglino e quella cretina figacucita di Lucia Mondella, vergine di Stato.
L’importante è vivere la vita ribellandosi, allegramente, astutamente, con una perduta e sconfinata voglia di vivere, urlando ai quattro venti con tutto il fiato dei nostri polmoni la stramaledetta rabbia contro chi ci opprime.
Rabbia, rabbia, rabbia, per tutti coloro che non possono vivere come sarebbe giusto, doveroso, inoppugnabile.
Alla guerra civile, alla fame, alla disperazione, alla desolazione della mia eterna solitudine, io rispondo con tutta la rabbia del mio amore. Per non esser più un fuoriposto. Vieni qui, Manuela, stenditi, vicino a me, spogliamoci ecco, così, l’uno accanto all’altro, fammi entrare dentro di te, eccomi dunque, Aldo ed Emilio che suonano per noi, Ottavio è già andato per il suo destino, siamo noi, alla faccia dei soldi, alla faccia di chi questa notte affila le armi perché ci odia, noi chiaviamo con amore e rabbia.
Tanta rabbia, tanta, tanta.
Tanta rabbia da far scoppiare le stelle tutte, una per una.
Fino al buio assoluto“.
COCNLUSIONE
Tra catarsi, immaginazione e realtà si snoda una storia pulsante, commovente e piena di vita che costringe il lettore ha riflettere su i più importanti aspetti dell’esistenza.
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