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la guardarobiera

La guardarobiera

Autore: Patrick McGrath

Editore: La Nave di Teseo

Categorie: Libri

Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha attratto moltissimo e che ha confermato il mio amore per Patrick McGrath: “La guardarobiera“, edito da La nave di Teseo, è una lettura profonda, avvincente e dal grande spessore narrativo.

17 Gennaio 1947: la guerra è finita da due anni. Londra è in macerie, non c’è nulla da mangiare e l’inverno è arrivato freddissimo.

LA MORTE DI GRICEY

Uno dei più grandi attori teatrali del momento, Charlie Grice, per tutti Gricey, muore improvvisamente in circostanze misteriose e sua moglie Joan, la sarta dei costumisti di scena del Beaumont Theatre è distrutta dal dolore.

Durante il funerale scorrono i parenti di Gricey: oltre alla bella vedova Joan, c’è la figlia Vera, attrice come il padre e il marito Julius. La cerimonia è talmente piena che alcune persone sono costrette ad assistere al di fuori della cappella.

La sera, Joan è a casa sua e beve un po’ di gin, cerca la voce del suo defunto marito, cerca l’odore nei vestiti su cui si sdraia e pensa alla vita inseparabile che hanno vissuto insieme.

Passa una settimana e Joan sente ancora il dolore per la morte del marito, ma decide di andare comunque al lavoro, con l’unico mezzo a sua disposizione, la bicicletta, una Raleight nera. Decide inoltre di andare a trovare la figlia Vera e scopre con orrore che non dorme più con il marito, ma in soffitta.

L’OMBRA DI GRICEY

Joan si fa convincere da sua figlia Vera ad andare all’Irvin Theatre ad assistere a una replica dell’ultimo spettacolo del suo defunto marito “Dodicesima Notte” e a vedere un sostituto interpretare il suo ruolo. Controvoglia acconsente. Ma quando l’attore appare sul palcoscenico, la vedova addolorata trasalisce nel rendersi conto che dietro gli occhi dell’uomo brucia ardente lo spirito di suo marito. Più tardi, nel backstage, incontra l’attore, Daniel Francis, e ha la conferma che Charlie vive in lui.

Joan è stordita dalla gioia e così decide di andare ogni sera all’insaputa di tutti a riguardare al teatro Frank/Malvolio/Gricey per provare di nuovo le forte emozioni. Alla fine della serata Daniel Francis, di cui il suo vero nome è Frank Stone la vede e insieme decidono di andare a bere qualcosa ad un pub.

L’INIZIO DI UNA AMICIZIA PROFONDA

Comincia così la loro amicizIa, Joan lo invita pure a cena donandogli gli abiti del marito sottratti al suo guardaroba, Frank che è presissimo da lei e accetta.

Dopo una settimana Frank Stone torna a casa di Joan per ritirare il vestito di Gricey e ci trova Vera, la quale si è trasferita momentaneamente da sua madre, in quanto sostiene che suo marito abbia un amante.

UNA SCOPERTA SCONVOLGENTE

Un giorno arriva a casa di Joan, Zia Gustl, la quale le rivela che lei non è l’amante di Julius, ma bensì è un’ebrea che sta combattendo i nazisti insieme a Julius e che suo marito Gricey era un uomo cattivo. Joan non crede alle sue parole, ma, mentre è al guardaroba a prendere un cappotto del marito defunto nota al tatto qualcosa di piccolo e duro dietro il bavero e compare un distintivo dei neonazisti, i quali in Inghilterra, in quel periodo stavano tornando nelle piazze.

Per Joan che è ebrea, il colpo è fatale, perché si rende conto che il marito le aveva nascosto questo terribile segreto e cioè che anche lui era stato un membro del partito fascista. Sempre più inquieta va a trovare la sua amica Delphie, l’unica che sa veramente chi è Gricey e le conferma che quella spilla apparteneva a suo marito.

LA DECISIONE DI JOAN

Julius, inoltre le racconterà che Gricey oltre ad essere un nazista cattivo, cercava di sterminare gli ebrei e proprio il giorno della sua morte litigava furiosamente con lui per questo fatto. Joan dopo aver sentito tutto ciò, decide di aiutare gli ebrei, decide di unirsi alla resistenza contro il movimento fascista.

Intanto l’amicizia tra Joan e Frank Stone evolve in una relazione amorosa, tenuta all’oscuro di tutti ma Joan continua a vedere nel “sostituto” il fantasma di suo marito ed è sempre più inquieta. Arriva primavera le cose tra Joan e Frank non vanno più bene, lui bacia Vera durante le loro prove in teatro per la ” Duchessa di Amalfi”, una tragedia di Webster, e si sente attratto da lei, mentre Joan decide di andare con Julius e Gustl a questi comizi dei nazisti. Il comizio non va benissimo, oltretutto Joan è convinta di aver sentito e visto Gricey.

I COMPLOTTI DELLA CASA NERA

Frederic Bacon e sua moglie Hilda, proprietari della “Casa Nera“, intanto continuano a portare avanti il loro obiettivo: resuscitare lo spirito fascista.

Nel frattempo Vera è sempre più angosciata per l’inizio della tragedia al teatro e si sente oppressa perché non ha più il padre a consolarla, inoltre, scopre che Sloane va a letto con sua madre e gli tira la birra addosso e uno schiaffo da fargli uscire il sangue dal naso. Frank per paura decide di andare a casa di Joan per dirle tutto, ma la donna è alquanto strana, ha una luce strana negli occhi, da pazza, ha un coltello in mano e gli intima di andare via.

LA CONFERMA DEL TERRIBILE SEGRETO

Joan continua a sentire la voce del marito morto nella stanza del guardaroba e una sera, per caso, fruga nel guardaroba di Charlie e scopre un orribile segreto: la sua divisa nazista e ne è totalmente devastata.

L’ULTIMA DECISIONE DI JOAN

La donna, ormai comincia a sentire la voce di Gricey ovunque e decide di fare una cosa senza dire assolutamente niente a nessuno. Farà una cosa che non sconvolgerà soltanto la sua vita, ma anche quelle delle persone che le sono state sempre vicine.

I LUOGHI DEL ROMANZO

Il libro è ambientato soprattutto nei teatri. I teatri durante la seconda guerra mondiale erano pieni di persone perché tiravano su il morale, dall’autunno del 1940 i teatri ripresero le loro attività all’ora del pranzo e alle cinque del pomeriggio, prima del coprifuoco.

Joan, la protagonista, la vedova di Charlie Grice lavora presso il Beaumont Theatre dove gestisce il guardaroba costumi. L’Irving Theatre, invece, teatro dove ci lavorava il defunto marito di Joan era sopravvissuto ai bombardamenti della guerra, ma era malridotto: poltrone traballanti, braccioli rotti, le fodere erano strappate, eppure le persone continuavano ad andarci per farsi scrollare di dosso quell’aria pesante che alleggiava in quel periodo.

Intorno alla metà del libro la narrazione si sposta alla “Casa Nera“, il quartier generale della “BUF” un gigantesco edificio grigio in stile gotico. Era riempito di camicie nere, cultori del fascismo, dove si davano appuntamento persone inglesi convinti di riportare il nazismo ai livelli di Hitler.

AMORE, MORTE, FOLLIA

Nel romanzo di Patrick McGrath, la Guardarobiera, si trovano tutti questi ingredienti: amore, morte, follia.

Amore, morte e follia si trovano anche nelle opere teatrali del libro. All’inizio del romanzo viene messa in scena “La dodicesima notte” di Shakespeare e poi in seguito “La duchessa di Amalfi”.

La prima è una commedia, mentre la ” Duchessa di Amalfi” è una tragedia, ed è come se fosse un riflesso della protagonista: Joan, donna bellissima, determinata nel lavoro, ma fragile nella vita.

Joan ama in modo pericoloso e si fa assorbire dalle sue stesse passioni. La sua elaborazione del lutto passa attraverso la volontà di continuare a far vivere il marito nei panni di un altro, non ama un altro uomo, in realtà Joan ama il fantasma del marito che ritrova nell’attore che lo sostituisce a teatro e quindi anche nella vita.

La perdita improvvisa del marito e l’incapacità di accettarla rendono la guardarobiera vittima delle sue stesse passioni, fino alla scoperta di un terribile segreto, più terribile della morte.

Il mistero attorno alla vita di Gricey è fitto: Joan si domanda chi era in realtà l’uomo che aveva sposato e cosa aveva fatto di brutto. Tutte domande che il lettore cercherà con la protagonista di dare un senso a questo segreto.

CONCLUSIONE

La Guardarobiera di Patrick McGrath è un romanzo psicologico, come il suo famoso libro “Follia“, che costringe il lettore ad entrare nella mente di tutti i protagonisti, quei personaggi che cercano di uscire dalla routine quotidiana, che cercano di reagire ad una vita dura e difficile.

Proprio con queste sensazioni lo scrittore dona al lettore la capacità di immedesimarsi nelle azioni dei protagonisti sia che esse siano buone o cattive.

Chi sono

29 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

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