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Il metodo della bomba atomica

Categorie: Libri

Ciao lettori, dopo una breve (neanche troppo breve, in realtà) pausa nella quale sono stata in vacanza, torno a parlarvi di libri. Il libro di oggi è “Il metodo della bomba atomica” scritto da Noemi Cuffia e edito dalla Casa Editrice LiberAria.

Forse conoscete già Noemi Cuffia attraverso il suo blog “Tazzina di Caffè” nel quale, come me ma un po’ meglio, parla di libri.

Ebbene, con “Il metodo della bomba atomica” ha compiuto il fatidico (e coraggioso) passo che da bookblogger l’ha portata ad essere autrice. Generalmente sono scettica nei confronti dei blogger che si inventano scrittori, ma il caso di Noemi Cuffia mi ha fatto ricredere.

Tema centrale de “Il metodo della bomba atomica”

Tema centrale del romanzo è l’amore, questo sentimento così chiacchierato, ma del quale nessuno sa dare una definizione precisa. L’amore narrato in questo romanzo si intreccia e lega indissolubilmente ad altri elementi fondanti la storia: la corsa, la paura di vivere e la solitudine. Da questo intreccio ne esce una storia molto particolare, direi insolita, caratterizzata da chiaroscuri e colpi di scena che invogliano il lettore a continuare la lettura per scoprire cosa succederà dopo.

Protagonisti della storia sono Celeste e Leone. Lei è una flawerblogger dal carattere fragile e tendente alla depressione. Lui è la sua ancora, la persona che le sta accanto e si prende cura di lei in modo paziente e delicato.

Celeste e Leone stanno insieme da una vita, si sono incontrati alla scuola materna e da quel giorno non hanno smesso di frequentarsi, diventando, una volta cresciuti, una coppia. Sono opposti in tutto, anche i loro problemi di salute delineano un’opposizione totale: Leone è bradicardico, “come se il suo cuore disponesse di un tempo extra tra un battito e l’altro, una specie di omaggio della natura, più che un’imperfezione”, mentre quello di Celeste va troppo veloce, contando ottantacinque/novanta battiti al minuto. Questa loro differenza, però si annulla nel momento in cui praticano una delle loro passioni: la corsa. Nel corso della storia che ci viene narrata da Naomi Cuffia, si stanno allenando in vista di una maratona alla quale vorrebbero partecipare.

Una vita parallela

La quotidianità di Celeste e Leone viene sconvolta da un macabro evento; una mattina, durante una delle loro corse, scoprono il cadavere di un uomo che sfiora la superficie del laghetto della Pellerina di Torino. Da questo tragico evento esplodono i frammenti della vita parallela ed inquietante di Celeste. Da questo momento il romanzo si trasforma in vero noir caratterizzato da un amore folle e delirante che inonda la storia di malinconia e tragedia.

A questo “cambio di scena” della storia, il lettore rimane spaesato e vorrebbe che la narrazione ritornasse nei toni con i quali era iniziata. Il lettore lo desidera perché in fondo sa che ognuno ha i propri lati oscuri, ma l’eventualità che questi vengano scoperti lo getta in uno stato d’animo di febbrile agitazione. Lo stile narrativo di Noemi Cuffia porta il lettore ad immedesimarsi completamente nei personaggi, specialmente in Celeste, e con loro soffre e si dilania l’anima alla ricerca di una felicità che, purtroppo, sembra abitare da un’altra parte.

“Il metodo della bomba atomica” conduce in una dimensione parallela e distorta, porta il lettore ad analizzare i misteri che si celano all’interno dell’animo umano.

Una cosa è assolutamente chiara: il mondo descritto da Noemi Cuffia fonda le basi nel cuore, con i suoi battiti a volte difettosi e sede dei sentimenti irrazionali che portano gli esseri umani a vivere la vita in tutte le sue forme, anche quelle più tragiche e drammatiche.

“Il metodo della bomba atomica” è sicuramente un libro che sorprende. Tiene il lettore sempre sul filo, lo fa immedesimare nella storia come se diventasse anch’egli un personaggio del romanzo, lo fa sperare per le sorti dei protagonisti, in particolar modo per quelle di Celeste e si conclude con un epilogo che lo lascia senza parole.

Lo consiglio perché è una lettura costruttiva e in grado di far riflettere il lettore sui sentimenti che ogni giorno ci troviamo a vivere.

Chi sono

29 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

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