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Pane e fragole

Categorie: Libri

Con questo romanzo, edito da Edizioni Convalle, tanto breve quanto piacevole, ho avuto la possibilità di immergermi in terra di Sardegna grazie alla scrittura coinvolgente ed emozionante di Maria Rita Sanna che, benchè sia alla sua prima pubblicazione, sembra essere un’autrice di lungo corso.

Alla base di Pane e fragole

In questo romanzo traspare nitidamente l’amore smisurato che l’autrice nutre per la sua terra, la Sardegna. Di questo paese vengono raccontate le tradizioni, la cultura e la superstizioni di una terra spesso al centro di discussioni.

Non a caso dico che in “Pane e fragole” si nota l’amore di Maria Rita Sanna per la Sardegna. Io credo che  solo chi ama smisuratamente una cosa possa essere in grado di narrarne anche gli aspetti più duri e, a volte, crudeli. E’ quello che fa l’autrice in questo romanzo; attraverso la voce dei suoi personaggi racconta situazioni in cui scegliere la vendetta al posto del perdono porta a compiere azioni terribili della quali, chi le ha commesse, potrà solo pentirsi.

Molto importante, e al centro di questo romanzo, sono gli elementi naturali e la Natura raccontata nella sua duplice veste; madre e matrigna. Molte volte la Natura veste l’abito della madre generosa e premurosa che aiuta il “figlio” donandegli forza per affrontare le difficoltà della vita; altre volte la Natura si presenta come terribile matrigna pronta a distruggere desideri, aspirazioni e vite intere. Molto spesso dipende da noi e dalle nostre azioni che tipo di Natura si manifesta.

Il tema centrale di Pane e fragole

Alla base di questo romanzo c’è un insegnamento molto importante: l’arroganza, la prepotenza e la cattivieria possono renderti forte e temibile sono all’inizio, a lungo andare però è la Natura ad avere la meglio.

Decidiamo che uomini vogliamo essere e che abito far indossare alla Natura e poi accettiamo le conseguenze che dalle nostre azioni provengono e che potranno essere, a seconda di come ci siamo comportanti, favorevoli o contrarie.

Ho apprezzato questo libro per la particolare scrittura dell’autrice che non divaga e non si sofferma a ripetere concetti già espressi, ma che scrive in modo chiaro, schietto e deciso, senza ripensamenti.

Chi sono

29 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

[SEGNALAZIONE]: “Il Viaggio. Le lacrime di Venere”

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