Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo meraviglioso che mi ha appassionata e regalato piacevoli ricordi del periodo delle superiori, quando studiavo filosofia al Liceo Socio Psico Pedagogico di Monza; il libro in questione è “Bianca e Friedrich. Una storia d’amore, di cannocchiali e di fili d’erba” di Maria Giacometti, con la prefazione di Annibale Bertola, edito dalla casa editrice Kimerik
L’AUTRICE
Laureata in Filosofia e Psicologia, Maria Giacometti è docente di Storia e Filosofia nei licei classici e psicoterapeuta.
Sono molto onorata di aver recensito e incontrato Maria Giacometti (qui sotto è disponibile il podcast dell’intervista) perché ho avuto modo, oltre che di leggere il suo libro, di seguirla anche su YouTubedove ha un canale nel quale parla di filosofia in modo colto e raffinato, aiutando il fortunato ascoltatore ad accrescere la propria conoscenza riguardo la filosofia.
IL ROMANZO: NON SOLO AMORE, MA SOPRATTUTTO FILOSOFIA
Leggendo il titolo del romanzo, la prima cosa che ci si aspetterebbe è quella di trovare una storia d’amore. Ma il libro è molto di più che una “semplice” storia d’amore, perchè l’autrice, attraverso un espediente letterario quale la voce dei suoi personaggi, e dei protagonisti, ha modo di parlare delle teorie di numerosi filosofi, quali Plotino, Montagne, Spinoza, Liebniz e Hobbes.
Maria Giacometti ha attinto dalla propria passione per la filosofia e dalle sua spiccate e approfondite conoscenze in materia e ha dato vita ad un romanzo che lascia il lettore attonito e pieno di domande; e non è forse questo lo scopo dei libri? Quello di far riflettere il lettore e aumentare la sua conoscenza?
L’AMBIENTAZIONE
Suggestiva è anche l’ambientazione storica nella quale Maria Giacometti ha fatto muovere i suoi personaggi: in Europa, negli anni antecedenti il Secolo dei Lumi. Quale miglior periodo per un romanzo che parla di filosofia? Sono questi, come sapete, anni densi di scoperte scientifiche e numerose innovazioni politiche e filosofiche. Un clima sicuramente molto stimolante e attivo dove Bianca e Friedrich cresceranno e condurranno la loro spettacolare esistenza!
LO STILE NARRATIVO
Ho apprezzato molto lo stile narrativo di Maria Giacometti il quale, oltre ad avere un lessico coltoè anche privo di particolari intrecci.
Ad ogni personaggio è dedicato un capitolo e il lettore puòosservarlo, conoscerlo e entrare in empatia con lui ha 360°. Come mi ha detto nell’intervista, la scelta di questo stile narrativo risiede nel fatto che ha voluto dare immediatamente la forma di favola al suo romanzo ed è così che deve essere letta per apprezzarla a fondo: come una favola!
CONCLUSIONE
Ringrazio molto l’Ufficio Stampa Francesca Ghezzani per avermi fatto conoscere questo splendido romanzo e per avermi permesso di intrattenere una piacevole chiacchierata con l’autrice, Maria Giacometti.
Non posso che non consigliarvi la lettura di “Bianca e Friedrich. Una storia d’amore, di cannocchiali e di fili d’erba”. Vi invito, inoltre, ad andare a visitare il canale YouTube dell’autrice.
Qui sotto trovate l’intervista telefonica che ho avuto il piacere di fare con l’autrice, Maria Giacometti. Basta cliccare su PLAY!
Chi sono
31 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.
Carlo Morriello, docente di lettere originario di Napoli, esordisce nella narrativa con “Oltre l’ombra dei colori”, uscito per Bookabook. Il romanzo, frutto di tre anni di lavoro, unisce arte e psicologia in una Napoli di fine Ottocento, seguendo le vicende di Michele Castaldo, un giovane pittore alle prese con un importante incarico e una profonda crisi identitaria. Tra lutti recenti, misteri e amori mai sopiti, il protagonista affronta un percorso che lo porterà a rimettere in discussione tutto ciò che credeva di sapere su sé stesso.
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