Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo importante, scritto per far luce sulle troppe ombre che hanno contaminato la grave macchina poliziesca-giudiziaria e che ora, in queste pagine, può essere svelata e sulla quale l’autore ci invita a riflettere. Il libro in questione è “Il caso K.” Di Antonio Baroni, edito da LiberiLibri in una veste elegante e suggestiva come solo i libri di questa casa editrice riescono ad essere.
LA TRAMA
Cosa succede quando ci si trova coinvolti in oscure macchinazioni da parte di organi istituzionali che dovrebbero tutelare e non abusare? Cosa succede quando le vittime di queste macchinazioni siamo noi? Sono queste le domande in seno a questo romanzo. E’ questo il caso di K, un uomo coinvolto in qualcosa di più grande di lui, costretto a pagare il prezzo di quello che gli è successo.
“Il caso K” è un romanzo che parla di potere, politica e corruzione. Ma è anche un romanzo che vuole indagare le terribili violenze commesse dalla macchina poliziesca-giudiziaria, volte ad ottenere in tutti modi una confessione da un presunto colpevole. Ma se quest’ultimo si rivela innocente? Poco importa perché ormai ha visto troppo, è a conoscenza di troppe informazioni e per questo conviene che sia giudicato colpevole.
Assistiamo, quindi, a terribili interrogatori svolti attuando violenze, non solo fisiche, ma anche psicologiche volte ad ottenere qualcosa di innaturale e disumano.
LO STILE NARRATIVO
Conosco da poco la casa editrice LiberiLibri e da quando l’ufficio stampa mi ha contattato per propormi una collaborazione, mi si è aperto un mondo meraviglioso, ricco di opere notevoli e autori importanti.
Parlando di questo romanzo in particolare, lo stile narrativo è fluido e coinvolgente. La narrazione procede con eleganza, raffinatezza attraverso una lirica incisiva e suggestiva che ha il sapore del classico, anche se risulta, al tempo stesso, moderna e intrigante.
Uno dei migliori libri letti ultimamente e che consiglio a tutti di leggere!
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