il grande racconto di Renoir

Il grande racconto di Renoir

Autore: AA.VV.

Editore: Edizioni della Sera

Cari lettori, dopo aver letto e recensito per noi “Il grande racconto di Klimt“, Serena Pisaneschi torna con il secondo volume della collana edita da Edizioni della Sera: “Il grande racconto di Renoir

SECONDO NUMERO

La casa editrice e la brava curatrice Monia Rota hanno deciso di proseguire questo esperimento letterario prendendo come protagonista un altro grande nome della pittura mondiale: Pierre-Auguste Renoir. 

RACCONTI E AUTORI

Stavolta i racconti che si susseguono sono venti e quindi venti autori, solo tre di questi sono apparsi nella precedente raccolta, per cui ci sono nuovi interessati voci da leggere. I racconti sono come sempre diversi l’uno dall’altro, stravolta però ho notato una minore “presenza” dei quadri. Ovvero i quadri ci sono, ma spesso non sono nemmeno citati, semplicemente l’autore ha fissato tanto attentamente l’opera scelta da creare una storia indipendente dal quadro, lasciandosi ispirare. È come se il dipinto facesse da sfondo senza esserlo, come se guardasse da lontano godendosi lo spettacolo di cosa possa aver suggerito alla creatività dell’artista. Se penso a questo mi viene da paragonare gli autori a Renoir: lui che dipinge soggetti e crea immagini, loro che guardano quelle immagini e inventano storie, entrambi vittime della spessa bellezza. 

RENOIR

È stato uno dei massimi esponenti dell’impressionismo. Maestro della Joie de vivre, ha dipinto qualcosa come cinquemila tele, oltre acquarelli e disegni, e anche quando l’artrite gli impedisce di dipingere, lui si fa legare i pennelli alle mani e continua. Di sé dice:

«Dispongo il mio soggetto come voglio, poi mi metto a dipingerlo come farebbe un bambino. Voglio che il rosso sia sonoro e squillante come una campana, quando non ci riesco aggiungo altri rossi ed altri colori finché non l’ottengo. Non ci sono altre malizie. Non ho regole né metodi; chiunque può esaminare quello che uso o guardare come dipingo, e vedrà che non ho segreti. Guardo un nudo e ci vedo miriadi di piccole tinte. Ho bisogno di scoprire quelle che fanno vibrare la carne sulla tela. Oggi si vuole spiegare tutto. Ma se si potesse spiegare un quadro non sarebbe più arte. Vuole che le dica quali sono, per me, le due qualità dell’arte? Dev’essere indescrivibile ed inimitabile … L’opera d’arte deve afferrarti, avvolgerti, trasportarti.»

Credo che l’ultima frase debba applicarsi in ogni forma d’arte, i venti autori hanno scritto inseguendo quel dovere.

CONCLUSIONE

«Mi piacciono quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per fare un giro» questo sosteneva Renoir. Gli autori dei racconti sperano di essere riusciti nella magia di trasportarci nei dipinti, non resta che leggere per scoprirlo.

 

(RECENSIONE DI SERENA PISANESCHI)

Chi sono

Virginia, 32 anni, editor, consulente editoriale e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità, nelle realtà editoriali indipendenti e nella potenza comunicativa degli albi illustrati.

Paola Minussi: “Il mio nuovo noir è una storia di ricerca, di coraggio e di fragilità, ma anche un viaggio dentro le sfumature del femminile e della giustizia”

Paola Minussi, scrittrice, musicista e docente di chitarra classica alla Musikakademie di Basilea, con il noir “L’ultimo segreto di Via Volpi” (Bertoni Editore) affronta temi attualissimi quali la violenza di genere, il narcisismo patologico, il desiderio di controllo, la sorellanza, la giustizia e ci invita a osservare con lucidità il nostro tempo, ma senza spegnere la fiammella della speranza.

Leggi di più

Martina Melgazzi: “La mia scrittura nasce dal bisogno di mettere ordine nel disordine, di trovare senso anche quando non ce n’è”

Con Cuorespina (Affiori), Martina Melgazzi fa il suo ingresso nel panorama della narrativa italiana con una voce decisa e originale. Copywriter di professione e con una formazione in Lettere Moderne e Digital Content Management, l’autrice bresciana porta sulla pagina un intreccio intenso e viscerale ambientato nell’Italia di fine Ottocento, tra segreti di villaggio, rapporti familiari complessi e ribellioni contro le convenzioni sociali.

Leggi di più

Tra musica sacra e ricerca sonora: in uscita i nuovi lavori discografici di Elena Bresciani

Cantante lirica di fama internazionale, mezzosoprano con 26 anni di carriera artistica alle spalle ed esibizioni come solista in Europa e Stati Uniti dal Vaticano alla Carnegie Hall di New York, dal Principato di Monaco, Londra, Oxford, Cambridge al Teatro Filarmonico di Verona, Elena Bresciani torna sulla scena con due nuovi progetti discografici di profonda ispirazione spirituale: Improvisation as Prayer ed Elena sings Hildegarda.

Leggi di più
Loading

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *