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La sconcertante epoca del copia&incolla

Autore: Roberto Gentilini

Editore: Pendragon Edizioni

Categorie: Libri

“In quell’Epoca, verità e bugia erano mescolate con un impegno talmente generoso che non era per nulla semplice distinguerle. Si abbracciavano nella voce di chi parlava e danzavano nelle orecchie di chi ascoltava, fino a confondersi, fino a sembrare un’unica cosa.”

LA TRAMA

Prendendo le mosse dall’assurda vicenda burocratico-giudiziaria che ha visto protagonista la sua azienda, l’autore racconta di come il valore della realtà possa diventare virtuale e dei paradossi, pregiudizi, superficialità, arbitrarietà e ingiustizie di cui lui, i suoi dipendenti e la sua famiglia sono stati vittime. Una piccola vicenda italiana che arriva a investire argomenti sensibili e importanti come le trappole della burocrazia, la paura utilizzata a vantaggio della politica e le nuove modalità comunicative e relazionali che hanno cambiato il quotidiano nell’ambito privato e in quello pubblico. In un tempo futuro, il migliore possibile, una lezione di storia che racconta la vita tra la fine del secondo e l’inizio del terzo millennio.

L’ESPERIENTE LETTERARIO

Gentilini, attraverso un espediente letterario che ha da invidiare poco i grandi autori, parla di una disavventura che ha vissuto, sintomo di una burocrazia, quella italiana, incartata e contraddittoria.

Per raccontare la sua storia, Gentilini mette in scena una storia nella storia: ci troviamo in un’aula delle scuole superiori in un futuro prossimo. Qui, un docente è intento in una lezione di Storia e racconta ai suoi studenti la stranezza degli anni tra la fine del secondo millennio e i primi decenni del terzo. Anni nei quali c’è stato una grane innovazione nel settore della comunicazione, grazie alla quale la vita di tutti è cambiata, in bene e in male. In poche parola, l’insegnante spiega i meccanismi di quel periodo narrando una vicenda realmente accaduta in Italia nel secondo decennio del 2000.

E questa altra non è che la stessa, assurda vicenda burocratico-giudiziaria che ha visto protagonista la sua azienda, l’Attico Soa.

L’autore ha modo di parlare di come alcuni valori possano diventare così fluidi e “virtuali”, da sconfinare nel paradosso, ma parla anche di arbitrarietà e ingiustizie di cui lui, i suoi dipendenti e la sua famiglia sono stati vittime.

L’autore, per raccontare questa vicenda, usa due piani narrativi: quello oggettivo, dato dal discorso del docente agli alunni, che espone i fatti con chiarezza e precisione, e quello soggettivo, della voce del diretto interessato.

La vicenda narrata nel libro ebbe inizio nel 2014, quando Gentilini, i familiari e i suoi dipendenti, e le rispettive famiglie, ricevono la visita della Guardia di Finanza.

Un vero e proprio calvario giudiziario quello vissuto da Gentilini e dai dipendenti della sua azienda, che l’autore racconta in modo minuzioso, servendosi di un metodo simile alla cronaca e, quindi, imparziale che conduce il lettore nel lungo tragitto percorso dall’autore.

Chi sono

31 anni, blogger, agente letteraria e mamma di Gemma e Tessa. Credo fermamente nella bibliodiversità e nelle realtà editoriali indipendenti, le quali spesso nascondono perle di cui pochi sono a conoscenza.

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